Sbaglio o è passato un po’ tempo dall’ultima recensione letteraria qui tra minkioni?
Bene, allora ci penso io.
Sono sempre stato un avido lettore, e anche discretamente onnivoro. Certamente ho le mie predilezioni: principalmente classici (con una forte propensione verso gli anglo-americani, anche se la mia vera passione è Dostoevskij), saggistica e matematica. Normalmente evito come la peste i best-sellers di nuova generazione (a parte lo Stephen King fino a Dolores Claiborn), per una mia forma di snobismo che del resto ho anche in campo musicale, dove rifiuto in linea di massima il genere commerciale. Tuttavia non si può disprezzare ciò che non si conosce, per cui ogni tanto cedo in tentazione. A volte va bene, a volte un po’ meno.
Siccome poi a caval donato non si guarda in bocca, i regali vanno cosumati, e così settimana scorsa mi sono letto il fresco fenomeno letterario nostrano “La solitudine dei numeri primi”, regalatomi questa estate da un amico per il mio compleanno.
Quando l’ho letto, che in teoria non ho tempo?
Ma il tempo si trova. Ad esempio in pullman la mezzora di viaggio per andare a lavoro. E poi le notti quando Quarta M deve dormire…lei ci sta su un braccio solo…l’altro può leggere il libro…mai sottovalutare certe occasioni…contemporaneamente accade infatti che a) a leggere a voce alta Quarta M si addormenta, b) si fa della ginnastica e si sviluppa la coordinazione, visto che bisogna camminare avanti ed indietro mentre leggi e sorreggi i pesi diversi con le due braccia, c) coccoli la bambina, d) soddisfi la tua fame culturale. Perché devo andare a lavorare, se no sarei sicuramente in grado di inventarmi anche e) f) e g)…il punto che preferisco :-).
Ecco la mia recensione.
Il libro si lascia leggere senza opporre resistenza, in alcuni punti avvince al punto da non volersene staccare. Credo che questo, considerata la giovane età del suo creatore, sia già un considerevole successo.Ho apprezzato molto i tanti richiami per analogia con il mondo della matematica, probabilmente influenzato dal fatto di avere io stesso un solido background in quella direzione.Efficaci molti passaggi descrittivi, forti e immediati.Per concludere l'elenco degli aspetti positivi riscontrati nel libro va sottolineato che esso, pur peccando considerevolmente in fatto di approfondimento, induce a riflettere.Complessivamente lo reputo comunque niente di più che un'opera prima.Se è accettabile che l'approfondimento psicologico sui due protagonisti non sia inadeguato ma non si spinga neppure oltre una certa soglia, i personaggi secondari sono eccessivamente mediocri, per nulla approfonditi e terribilmente stereotipati. Dovessi scegliere un paragone cinematografico, ricordo il Muccino di "Ricordati di me". La natura umana è certamente corruttibile, ma alla fonte è limpida e trasparente, e sebbene nulla possa rimanere immacolato, non necessariamente tutto il buono deve essere stuprato senza possibilità di redenzione. L'inettitudine attraversa tutti i padri e le madri di questo racconto, e il gelo di Torino è il gelo del parco dove Michela viene abbandonata, della neve in cui è immersa Alice, della Scandinavia dove si rifugia Mattia.Ma il mondo non è solo gelo, c'è anche Amore, e se è accettabile che questo venga respinto dai due personaggi soli come numeri primi gemelli, non è pensabile sia escluso da tutto il contesto della vita.Per Amore si può comunque sbagliare. Ma non si resta a guardare. Mentre tutto e tutti, nel libro, restano spettatori senz'anima della lotta di Mattia e Alice.La capacità di sintesi ed il talento, in definitiva, mi sembrano spiccare in questo ragazzo chiaramente dotato di fine intelletto e versatilità. Spero che in futuro sappia incanalare questi doni verso nuovi risultati letterari, chissà dove magari ci sia spazio per il riscatto e per il riconoscimento della vita come un dono. Naturalmente questa non va intesa come "critica", giacchè ognuno scrive ciò che crede. Semplicemente, nel relativismo dei valori che pervade la società attuale, è facile, anche nel campo artistico, indugiare nel sempreverde NICHILISMO, in cui spesso il libro cade (e scade!).Più difficile, nella storia di ognuno di noi e anche nelle forme d'arte, andare oltre...Mi auguro sia una strada che l'artista possa scegliere in futuro, sono certo che saprebbe percorrerla non con meno successo...
- Mason Merton -
53 commenti:
un bel masticazzi!! ci vuole proprio
che qui la gente chiede cose che tu sai e non rispondi e il 27 si avvicina ma io chiedo lumi e non li ottengo ..
invece di leggere 'sti cazzo di libri che dopo diventi comunista dipana il buio che è in me
;-))
o fallo dipanare
mason ... sti cazzi ... hai un secondo lavoro assicurato ... molto coinvolgente la tua critica ... anche se ne leggo un leggero rifiuto della letteratura contemporanea e in aprticolare di quella italiana ...
Mi sbaglio?
ehm...scusa zio...ti riferisci ad una mail precedente la nascita di 4M a cui non diedi risposta?
E' che mi pareva tu mi avessi scritto di sentirti rassicurato in seguito a ciò che per posta ti venne consegnato...ma se così non è, provvedo a inviarti mail.
O se preferisci ti chiamo, magari ti ecciti anche tu, come sosterrebbe GT ;-P
Scherzi a parte, fai sapere che desideri e ti sarà dato.
come vuoi se mi chiami sono libero
senza orecchie indiscrete al momento ma anche mail come ti aggrada
ottima recensione spesa per un libro che non mi invoglia manco un po', come anche non mi attirano gli italiani in generalele nuove generazioni che fanno a gara per raccontare nefandezze umane pseudoneorealistiche... andate a fighe ragazzi, andate a giocare al pallone al campo...
il mi prototipo di scrittore italiano giovane è l'ammanniti di "seratine" racconto a quattromani con un altro pirla contenuto nella raccolta einaudi gioventù cannibale.
il mio prototipo di scrittore di genere italiano è valerio evangelisti, di cui l'altro ieri ho gomberato Tortuga, ultimo suo romanzo, primo di argomento piratesco.
se stiamo dietro a baricco siamo rovinati.
uso privato del blog ... e poi si lamentano delle troie del berluskajser ...
non leggere travaglio, prima quando era al borghese non lo filava nessuno e poi al giornale idem
e cmq ottimo scritto, il tuo ..
potresti gareggiare col carca che è altro ottimo recensionista m,a anche
il gobbo non è male devo dire
in generale poi tutti qui nel blog si propongono molto bene
da detari a gottama
a nice a blekmacignowhite a spotty gran conoscitore do calciu a
sigei zitto zitto mette sempre 'na stoccata e tutti gli altri
insomma vi leggo tutti con piacere
ma adesso bando alle smancerie e
andate a fanculo
ho letto parecchio dei giovani (?) scrittori italiani della serie stile libero di Einaudi ... salvo Culicchia e Ammaniti ... e ritengo che nel panorama italiano qulcosa si muove nel panorama noir, forse grazie all'onda lunga di Lucarelli ed il suo "Almost blue".
Comunque bello l'esperimento di Luther Blisset (Wu ming) di un collettivo ...
Grazie zio, ma io sono in misero mediano (alla bonini sia chiaro ...) in mezzo ad un DP ed un Bettega ...
CArca
pezzo di cazzo
hai trovato i libri che ti consigliai?
no purtroppo, perchè non ritrovo il post che mi facesti e perchè sto sempre incappucciato a guardare verso il basso.
ma vattene! se tu ti facessi scappucciare più spesso vedresti come ti risollevo.
servizio di segreteria telefonica
... biiip ...
provato a chiamare ma dove hai il telefono??
non puoi parlare??
allora sei mutu ..
eheheh
comunque sia al momento per addomermentarmi guardo una puntata di un serial USA, tipo fringe, heroes, e flashforward, prima puntata negli usa settimana scorsa, attendendo l'ultima serie di Lost.
purtroppo per lavoro leggo e scrivo un sacco e la sera a casa se sono stanchissimo, e da un anno e qualcosa sono stanchissimo oltre ogni limite mi opersonale, non mi viene proprio di leggere...
per la serie I CONSIGLIORI
GT, amo proprio tanto leggere, grazie del complimento.
Quanto alla tua interpretazione...diciamo che hai colto qualcosa ma poi hai deviato.
Non ho un rifiuto per la letteratura contemporanea, italiana o straniera non fa differenza.
Per esempio, amo moltissimo John Irving tra i contemporanei, che ti consiglio vivamente: politically scorrect, incisivo nello stile, sprezzante verso i media, rifiuta tutti i clichè ed è malato di sesso. Su tutti "Il mondo secondo Garp", ma anche "Figlio del circo", "La quarta mano", "Le regole della casa del sidro", "Libertà per gli orsi", e l'incredibile "Hotel New Hampshire", straordinaria storia d'amore e sesso incestuosa...
L'ultima lettura che mi ha entusiasmato è stato "Un arcobaleno nella notte", di Dominque Lapierre, saggio sulla storia del Sudafrica dalla colonizzazione olandese ai giorni nostri, con particolare attenzione all'apartheid e al mito Nelson Mandela (ho pianto di commozione svariate volte, anche in pullman andando a lavorare, con somma vergogna).
Mettiamola così: detesto la superficialità, amo le letture impegnate.
Quindi mi stanno benissimo i libri di evasione intelligenti e sarcastici, alla Pennac o Stefano Benni, mi sta bene il giallo coinvolgente anche se mi rompe leggerne più di uno, e così ho apprezzato Faletti e il fenomeno letterario inglese Matthew Pearl.
Mi sta enormemente sulle balle i Muccino dei libri, non so se mi spiego. Cioè: un impianto perfetto che ti tiene incollato (Muccino è grande come regista), ma alla fine...cosa ti resta? Solo una punta di amaro sulla lingua. I problemi sono stati sollevati, e nulla più. Come in "l'ultimo bacio" e "ricordati di me".
Poi però Muccino si è riscattato con il film "La ricerca della felicità". Che meraviglia!
Ecco, "la solitudine dei numeri primi" è così. Ti tiene incollato, ma alla fine cosa ti lascia?
"Il piacere" di D'Annunzio è un libro straordinario, ma quando l'hai terminato di cosa ti ha arricchito? Va bene, l'esempio è limite trattandosi di esteta-futurista.
Ma prendi un "La casa in collina" di Pavese. Scritto meno bene, lo ammetto. Ma quanti giorni resti a rimuginarci sopra? E poi decidi che devi rileggerlo?
La solitudine dei n. primi è un romanzo di formazione. Cosa ti insegna? Niente.
Qualcuno ha letto "David Copperfield" di Dickens, a proposito di romanzo di formazione?
Ecco, lì sta tutta la differenza tra un libro quasi inutile ma scritto bene, e un libro BELLO (straordinario direi nel caso di Dickens).
ps: tutte le volte che vuoi, se ti piacciono le mie recensioni. Amo i libri, guardarli, toccarli, leggerli e parlarne.
ps2: Baricco, oltre a non valere a mio avviso neppure un cent, posso assicurare per fonti personali che come uomo vale ancora meno.
mutu dice che la juve ha pasticciato alla sua causa e per questo ha perso e deve pagare.
'sti zingari appena vedono una tasca un tantino aperta... ZACCONETE!! ce mettono le mani dentro...
Zio scusa se non ho risposto. Ti va bene se ci sentiamo intorno alle 17,30? Ti chiamo io? Prometti che poi non ti tocchi?
x SpottY
Hai letto "United ti odio"?
se si, ci fai la recensione ...?
Ne hanno parlato oggi a SS24 con l'autore ...
Se volete che la vs donna non vi tradisca non fatela rispondere al telefono se chiama 4M ...
aspetterò con anZia
procurati le risposte e
hasta la victoria!!
no, purtroppo. ho letto solo fever pitch di nick hornby, tradotto febbre a 90'.
carino carino soprattutto nell'incipit:
i fell in love with football as i was later to fell in love with women: suddenly, inexplicably, uncritically, giving no thought to the pain or disruption it would bring with it
che è quello che pensa ogni tifoso sul pianeta, penso...
Zio, io non leggo Travaglio e non ho mai avuto tendenze di sinistre.
Niente slogans cheguevaristi, grazie.
Sono un destrorso con la coscienza di sinistra e grande fede cattolica.
Insomma, una sorta di Guccini ben defilato dall'intellighenzia, con tenedenze keynesiane in quanto ad economia, vonHayekiane in tema di divisione dei poteri istituzionali, ma sempre comandato in ogni decisione dal fine ultimo che è Dio.
In poche parole si salvi chi può, come kazzo faccio a sapere da che parte tendo?
Sono io, punto. E ci tengo pure alla mia indipendenza di pensiero da tutto e tutti.
tiè
Sai almeno di chi parla vero ...?
errata corrige:
scusa Spotty ho sbagliato il titolo "Maledetto United" ...
travaglio è di dx non dite cagate!
ti fai troppo e dopo sbandi e inciampi
sì, dei 30 o 40 gg di cloughie sulla panchina dell'odiato leeds che, a suo dire, aveva vinto i campionati precedenti barando.
il romanzo dicono che sia molto romanzato appunto... però vediamo, se trovo un po' di tempo lo vado a prendere e me lo leggo...
Travaglio è un venduto, non ha senso cercargli appartenenza politica.
Si farebbe un torto sia alla dx sia alla sx.
Ok che se lo meritano entrambe, ma almeno noi cerchiamo di essere retti ed obiettivi.
Intanto da juventini, anche grazie a travaglio, nel retto lo abbiamo preso...
W ostellino allora solo perchè è juventino, ma poi è un leccaculo della peggior specie.
sai scrivere bene 4m, ma non si scopre oggi.
io leggo poco...Houellebecq mi piace....brutto/bello perverso maiale!!!
http://de.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070710140812AAQpTj3
a proposito di italici e romanzi di formazione
qualcuno di voi ha letto
Carlo Castellaneta - "Un'infanzia italiana"?
io l'ho trovato molto interessante.
per i libri che sono una mia passione ci vorrebbe un post abnorme....
quindi vaffanculo non ho voglia
;O)
ci siamo fermati a 33 ... a propositi di numeri primi ...
33 non è numero primo
se fosse primo non si scorderebbe mai
trentatre gobbotrentini dissero una cazzata sul trentatre tutti e trentare trotterelando da gobbtrentini...
Se a qualcuno di voi può piacere il filone veramente matematico (o meglio di storiografia matematica, che può essere digeribile anche a chi non è pratico della materia) consiglio vivamente il famoso "L'ultimo teorema di Fermat" di Singh, ma ancora di più tutti i libri di Mario Livio, in primis "L'equazione impossibile".
per quale ragione la roma, già piena di debiti, dovrebbe anche comperarci due pippe come molinaro e pulsen? avendo inoltre 4 ottimi terzini e 4 ottimi centrocampisti centrali?
magie dei giornali sportivi.
E sconsiglio Odifreddi, ma vabbè da cattolico ovviamente io non sono certo di essere suepr partes nel valutarlo, visto che il suo pregiudizio (che reputo non altro che un pretesto per avere notorietà) mi irrita notevolmente.
sembra che il cantante sia innamorato o estimatore del biondo puzzone e del mugnaio
Ho una commissione da fare a PV, ergo alle 17 stacco dall'ufficio.
Zio, tienti vicino il cellulare.
giustamente a roma hanno il lama,gli serve il guardiano.
cioè uno che si è fatto andare bene nocerino, e adesso ha brighi pizarro de rossi e perrotta, che si è deglutito poulsen per amore della maglia bianconera, adesso vuole lo stesso poulsen a roma... ma per piacere...
.. a giocare con totti che gli ha sputato addosso...
"L'ultimo teorema di Fermat" l'ho letto, ma da conoscitore già da prima della questione non mi ha detto molto... Non dice praticamente nulla sulla matematica, pare un gran polpettone sulla vicenda umana di A. Wiles, colui che l'ha dimostrato. Mi aspettavo di più, sinceramente...
CHIEDO perdono ... effettivamente mi sono lasciato fregare dal doppio 3 ... e pensare che di matematica avevo 7 ... primo vero? o è divisibile per 3,5? ;-)
ma primo non è solo l? secondo me i numeri primi li hanno inventati per gli interisti ... arrivano 3 ma vincono come 1 ...
nocerino-pulzen??
blasi-pulzen??
come la mettiamo??
avevamo in casa la soluzione a costo zero o quasi ... mannaggia
qui a Pavia ho visto uno che camminava e parlava al cellulare
c'era un indovinello di blaine il mono sui numeri primi
arrivo adesso e sto per ritornare ad andare...
voi scrivete scrivete che poi io leggo
vi saluto
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continuate voi che a me mi scappa di andare a casa
tra gli italiani mi è piaciuto molto Eco ed il suo Baudolino...ho anche il pendolo di Foucault ma sto aspettando..ho sul comodino Kenzaburo Oe con un romanzo autobiografico sul figlio malato che deve esser a dir poco strappalacrime e questo non mi spinge certo a leggerlo con curiosità
Gli ultimi tre libri che letto
1) Dancing Days - saggio sul riflusso fine anni 70/80. Bello e documentato anche se uno zinzinello ripetitivo e, in quanto scritto da un giornalista dell'Espresso, pervaso dall'ossessione di un burattinaio dietro la strategia del riflusso che sarebbe...non ve lo dico: indovinate un pò!
2) Giorgio Almirante: Da Mussolini a Fini.
Biografia sintetica del suddetto personaggio. Diciassette euro buttati per un libro scritto male, con uno stile retorico, e poco approfondito riguardo alla vicende di un personaggio e di un partito che avrebbero meritato un'analisi di maggior profondità.
3) Qualunque cosa succeda: biografia di Giorgio Ambrosoli scritta dal figlio Umberto. Dico solo: leggetelo, è un libro bellissimo.
Però "il grido silenzioso" di Kenzaburo Oe è notevole.
L'anno scorso avevo approfondito un po' di giapponesi...Mishima, Kawabata, Tanizaki e appunto Oe.
Certo bisogna leggerne qualcuno per farci il callo, non sono mai letture semplici.
il mio background è fatto di letteratura giapponese e tedesca, grazie alla "scuola"...ecco perchè Oe è sul comodino aspetto di essere dell'umore giusto ;-)
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