MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



venerdì 30 ottobre 2009

Brian Clough - VI parte - by SM



Clough sa che la squadra è giovane e può crescere, ma si rende conto di dover selezionare gli obiettivi : quello principale diventa la FA Cup, l’unico trofeo che sembra stregato per lui e per il Nottingham che non lo vince dal 1959.quindi, nell’87-’88 e nell’88-89 due terzi posti.


In questi ultimi due anni la squadra sfiora la Finale della FA Cup.La prima è addirittura una cavalcata irresistibile : dopo l’Halifax ed il Leyton Orient il Nottingham elimina, sempre in trasferta, anche il Birmingham e l’Arsenal, poi nella semifinale di Sheffield, ad Hillsborough, si arrende al Liverpool che vince per 2-1, nonostante un gol del figlio Nigel,ormai titolare fisso del nuovo Forest.


Per Clough è una grande delusione, ma l’anno dopo, ancora in una semifinale di FA Cup, ancora ad Hillsborough ed ancora contro il Liverpool, sarà molto peggio.

Quel 15 aprile 1989 sarà una giornata destinata a segnare profondamente la vita di Clough e forse anche ad accorciarne la carriera, infatti da quel giorno Hillsborough, lo stadio dello Sheffield Wednedsday, evocherà il ricordo di una delle più gravi tragedie della storia del calcio.


Meno di quattro anni dopo l’Heysel, mentre l’UEFA discute la riammissione delle squadre inglesi alle competizioni europee per club, sulle tribune di Sheffield trovano la morte 96 giovani tifosi del Liverpool schiacciati contro le recinzioni del terreno di gioco.


L’opinione pubblica inglese è scioccata, Clough rimane sconvolto e dopo la tragedia rilascia pesanti dichiarazioni contro i tifosi del Liverpool cui attribuisce la responsabilità dell’accaduto.


Le parole di “Big Old ‘Ead” hanno un effetto dirompente.I tifosi del Liverpool lo individuano come il nemico numero uno, anche i “tabloid” ne fanno al tempo stesso un “opinion maker” ed un bersaglio, usano le sue dichiarazioni a caldo e poi lo accusano di cinismo ed insensibilità.


Quando Clough si accorge di aver sbagliato è troppo tardi : è diventato il “nemico pubblico numero uno”.Non parlerà mai più di quella giornata maledetta, ma secondo alcuni da quel pomeriggio “Cloughie”, come lo chiamano i tifosi, non sarà più lo stesso.


Nella ripetizione, programmata all’Old Trafford, il Nottingham Forest, che fino a quel momento ha eliminato Ipswich, Leeds, Watford e Manchester United senza subire neppure un gol, forse frastornato dalla vicenda più ancora degli avversari,viene travolto per 3-1 dal Liverpool.


Per gli “arcieri” però la stagione più tragica della storia del calcio inglese segna anche il ritorno alla vittoria: battendo in finale il Luton Town per 3-1 conquistano la terza Coppa di Lega negli ultimi dieci anni.


Le coppe di Lega diventano quattro nella stagione successiva, ma il Forest scende al nono posto ed in Coppa d’Inghilterra si arrende subito al Manchester United, futuro vincitore del trofeo.
-to be continued-

Juventus - Napoli

- 4-2-3-1 come voluto da Ciro Maddaloni
- turn-over per salvare capre e teste di cavolo
- attenti al catenaccio del Napoli
- abbiamo gli uomini contati

XI giornata by SS

Che turno infrasettimanale che c'è stato Mercoledì e Giovedì...........un NAPOLI-MILAN da cardiopalma.....la sfortuna del Milan e stata quello di aver giocato contro il Napoli di Mazzarri...invece del Napoli di Donadoni..............questa volta il Milan ha giocato bene i primi 35 minuti del 1° tempo.......poi ha fatto catenaccio e contropiede......conun DIDA in forma ALIENA...con le piovre sulle mani...........e pensare che ho visto un MILAN in grande condizione atletica.....e questo e GRAVE.......perchè quando la squadra avrà dei cali fisiologici...che hanno oltretutto tutti i pensionati.......saranno AZZI AMARI.........avevo pronosticato il 4-1.......perchè non pensavo ai 2 gol episodici del MILAN...2 gol nati da fuorigioco sbagliati da parte della difesa del Napoli.........ovvio che sapevo che il NAPOLI avrebbe preso a pallonate DIDA.......ha fatto 2 gol...ma poteva farne altri 2....un rigore probabile.....su 2 dubbi ce ne erano almeno 1..........MAZZARRI ha fatto 3 cambi.......decisivi.....DATOLO che ha affettato la difesa sulla destra del Milan..sinistra del Napoli.....CIGARINI......gol.......e DENIS altro gol....3 sostituzioni perfette.............................


poi c'è stata la JUVENTUS in stile By senzasenso.......un 4-5-1......con 3 piccoletti alle spalle di AMAURI........capisco che in molti lo definiscono...4-2-3-1..........io invece lo definisco...4-5-1...nel senso........4 difensori......5 centrocampisti..di cui 2 difesnivi e 3 offensivi.......e poi 1 sola punta........mobile e non statica.....ripeto.....MOBILE..........AMAURI e 10000 volte superiore a TREZEGUET.....perchè sa creare CALCIO.......TREZEGUET non sa creare nulla.......sa creare GOL solo se gli altri sono i suoi SERVI......se una squadra deve essere serva di TREZEGUET....non vedrete mai giocare bene una squadra............se invece la squadra e un insieme di palleggiatori......velocità...tecnica e fantasia....abbinata a DINAMISMO.....vedrete giocare a CALCIO....il calcio by senzasenso..........la SAMPDORIA e andata in difficoltà............DEL NERI ci ha messo del suo.......scoprendosi troppo................credo che questa squadra di nome JUVENTUS sia troppo abbinata a GIOVINCO..come il MILAN a SEEDORF......in che senso..........MI SPIEGO MEGLIO............il MILAN gioca bene..quando SEEDORF gioca bene..............la JUVENTUS gioca bene...quando GIOVINCO gioca bene.......perchè GIOVINCO quando salta l'uomo.......fa saltare l'organizzazione difensiva dell'avversario..........io negli ultimi 2 anni..ho visto 2 volte una JUVENTUS spettacolare in campionato.......JUVENTUS-CATANIA.....e JUVENTUS-SAMPDORIA....e tutte due le volte.......GIOVINCO e stato il migliore dei suoi....per concludere....la JUVENTUS deve giocare con AMAURI davanti a CAMORANESI...GIOVINCO e DIEGO........meno fisico e più tecnica.............capisco che DIEGO e un nanetto.......CAMORANESI non e un giocatore di peso......GIOVINCO e un'altro nanetto....AMAURI e l'unico giocatore di peso..ma CON I PIEDI BUONI.............la JUVENTUS un giorno potrà far giocare DEL PIERO o GIOVINCO come centravanti........con alle spalle....DEL PIERO o GIOVINCO più DIEGO e CAMORANESI....questo farà ancora più imprevedibile la manovra....................MALESANI all'EMPOLI giocò con GIOVINCO centravanti..............un paio di partite..........per i difensori quel giorno era un continuo fallo....con ammonizioni al seguito................

poi c'è stato il GENOA vincente contro una FIORENTINA fatta dal turnover...............il gol di PALLADINO e da cineteca..............MESTO giocatore da nazionale....MONTOLIVO di livello mondiale......ha preso la porta del GENOA come MIRINO.......pali..traverse...voli di AMELIA.............KAZZO ne avesse sbagliato uno......MONTOLIVO...........uno.............4 tiri da 250 metri....2 pali.......e due paratone di AMELIA............

poi faccio i complimenti al BOLOGNA di FRANCO COLOMBA................lo avevo detto a FRANCO...........ADAILTON garantisce gol anche da calcio piazzato........2 pali su punizione e 1 gol da palla in movimento....come AVEVO PREVISTO..il gol di OSVALDO..............

SERSE COSMI....2 partite......6 punti........0 gol subiti....rispetto ai due ZOMBIE precedenti........SERSE COSMI sta facendo bene.................

Il Catania ha giocato troppo scoperta...contro un CHIEVO abile sul gioco di rimessa......vittoria meritata........

Il BARI a rifiatato a PARMA.........la peggior partita del BARI in questa stagione...e FISIOLOGICO......




poi le comiche a SAN SIRO........comiche nel senso che ho visto una partita infarcita di ERRORI..............immaginatevi NEREO ROCCO a guardare INTER-PALERMO di ieri sera............poteva domandare chi tra le due squadre era la PROVINCIALE......la cosiddetta squadra dei POVERI......che affrontava la squadra dei RICCHI...........nel calcio una squadra definita PROVINCIALE....e COLEI che rappresenta la parte debole del calcio......................ehehehe........ROCCO che fa la domanda..............””SENZASENSO risponde”””Secondo lei chi tra le due le sembra la provinciale?”””NEREO ROCCO risponderebbe””””””Quella a strisce nero e azzurre””” SENZASENSO gli dice””””e NO........signor ROCCO......la provinciale e quella color ROSA FIGHETTA.......”””IMMAGINATEVI la faccia di ROCCO di fronte alla comicità della partita di IERI...............l'INTER squadra da 500 milioni l'anno d'ingaggio con il proprio presidente che di fronte al mantenimento degli stipendi dei propri dipendenti in mutande e calzettoni......scrive un assegno di 150 milioni di EURI...per portare il bilancio in PARI..............il MONTE INGAGGI che rispetto allo scorso anno e aumentato del 25%.............il buon MORATTI diceva che doveva assolutamente ripianare nel giro di 3 anni.........ma non lo ha ancora capito..che il prossimo anno l'ASSEGNO SARà ancora più grande.......perchè dovrà sempre più più rinforzare la squadra.........perchè e un gatto che si morde la coda............COMUNQUE..........dicevamo che la squadra con 500 milioni di EURI d'ingaggio.....gioca in casa PROPRIA..contro la squadra con 30 milioni di euri d'ingaggio................e cosa fa?...........parte a fare la PROVINCIALE...nel senso chiusa in difesa.....protetta e mai a scoprirsi(PAURA)........e gioca in casa in DIFESA e CONTROPIEDE.........e la provincialetta PALERMO che fa la grande squadra......IMPONE GIOCO........DIFESA ALTA....TENTATIVI di FUORIGIOCO........esordienti(MELINTE)......messi sulla sinistra...con piede da usare destro.......l'INTER che fa ??????? fa la squadra piccola e poverella..........sta in difesa e gioca di contropiede...sfruttando gli ERRORI degli altri...........la differenza tra JUVENTUS-SAMPDORIA e INTER-PALERMO........?????....che la JUVENTUS dal 1° minuto ha imposto il gioco..giocando d'attacco subito...difesa alta.....e mettendo la SAMPDORIA dentro la sua AREA...............in INTER-PALERMO a SAN SIRO................il PALERMO ha messo dentro la sua area interista..l'INTER...................l'INTER gioca come un BARI.....un PARMA......un GALLIPOLI........un ANCONA..........infatti l'INTER non deve mai passare in svantaggio...perchè se passa in svantaggio sono AZZI AMARI...tipo INTER-DYNAMO KIEV........stesso discorso....INTER ingaggi da 500 milioni....DYNAMO KIEV ingaggi da 30 milioni.......giocatori presi all'oratorio...oppure dei chirichetti nella chiesa ortodossa di KIEV......che vengono a SAN SIRO e danno lezione di calcio.......contro un INTER che pensa solo a difendersi e aspetta l'ERRORE AMICO..........INTER-PALERMO e stata guidata da un arbitro che sullo 0-0 ha dato il rigore alquanto DUBBIO........proprio per l'INTER..................un RIGORE DUBBIO perchè BALOTELLI da fermo............cerca il rigore...lo cerca il rigore........era rigore netto se era un sandwich in corsa.........................dall'altra parte sul 1-0 per l'INTER....c'era un rigore a favore di KJAER....l'arbitro se ne sarebbe guardato dal darlo.........se il FALLO su KJAER era sullo 2-0.....l'arbitro dava il rigore al PALERMO....come e accaduto al CATANIA........del resto lo avevo detto........................COSA AVEVO DETTO NELLE 48 ORE prima di INTER-PALERMO?...................sono un indovino?.....era prevedibile che l'arbitro al minimo DUBBIO in area di rigore nel PALERMO avrebbe dato il rigore........................ehehhehehe immaginatevi se senzasenso fosse stato allenatore del PALERMO..........avrebbe già detto 48 ore prima della partita in un sala stampa...che l'arbitro a SAN SIRO avrebbe dato un rigore....al minimo tocco......e accaduto al minuto 10°.....subito appena iniziata la partita...per portare l'INTER sul tipo di partita ideale.......CONTROPIEDE e SPERARE sull'errore dell'avversario........................MERAVIGLIOSA la mimica del DROGATO di MOURINHO.........12 milioni l'anno d'ingaggio......per far giocare una squadra da CANE e soprattutto essere un GANZO della mimica........L'immagine del gioco dell'INTER con al fianco la mimica della peretta di MOURINHO e la fotografia della decadenza del calcio italiano............



JUVENTUS-NAPOLI..............................2-1...................Secondo me la Juventus deve fare un ampio turnover per non andare con la bombola d'ossigeno scarica contro il MACCABI in ISRAELE .........in questa gara potrebbero esserci polemiche arbitrali........fino a oggi.......Juventus e Napoli hanno avuto arbitri PRO e CONTRO....nel senso.......arbitraggi normali..........



giovedì 29 ottobre 2009

COOKING HTML






  • spaghettoni Fini

  • pancetta

  • scalogno

  • peperoncino

  • pasta di pomodoro

  • olio d'oliva

  • ricotta salata stagionata

  • dizionario di Inglese

  • una telecamerina

  • un treppiede


  • un cuoCònero


  • che vi vuol bene

  • e vi augura un

  • buon appetito

  • Brian Clough - V parte - by SM



    La squadra appare logora e, sempre priva di Trevor Francis, esce al primo turno dalla Coppa Campioni contro i bulgari del CSKA.


    In campionato le cose non vanno meglio, alla fine il Nottingham sarà settimo a dieci punti dalla testa della classifica e neppure le altre Coppe,l’Intercontinentale a Tokio e la Supercoppa col Valencia portano fortuna agli “arcieri”.Nella prima ad un Nottingham stanco e frastornato e anche a causa del “jet lag”, non basta il recupero di Francis, ed il Nacional di Montevideo lo batte per 1-0, mentre nella doppia sfida europea contro il Valencia è fatale agli inglesi la regola dei gol che fuori casa valgono il doppio: dopo il 2-1 al City Ground è ancora fatale il gol di un uruguagio, Fernando Morena, nella gara di ritorno.


    La squadra che aveva abituato i propri tifosi a sei finali consecutive sempre vittoriose (fra Coppe di Lega, Coppe dei campioni, Charity Shield e Supercoppa) entra in una spirale di sconfitte mortificanti.


    I nuovi acquisti, fra i quali l’italo-svizzero Raimondo Ponte, fortemente voluto da Taylor, e gli attaccanti Ward e Wallace, non si inseriscono e la proverbiale affidabilità del gioco del Nottingham viene fatalmente meno.Il grave infortunio di Francis ed il suo recupero solo a Campionato già iniziato ha contribuito non poco a peggiorare la situazione e nonostante alcune grandi prestazioni del centravanti anche nella Coppa d’Inghilterra il Forest viene eliminato dall’Ipswich al sesto turno, dopo la ripetizione dell’incontro .


    La stagione successiva comincia male.Trevor Francis, dopo due partite di campionato viene ceduto al Manchester City, anche il suo rapporto con Clough si è deteriorato nell’ultimo anno. A fine stagione Peter Taylor, il suo assistente, annuncia il ritiro dal calcio “per gravi motivi di salute” , poi firma per il Derby County e si porta con sé John Robertson dopo una cruenta battaglia legale.Il sodalizio che sembrava destinato a durare in eterno cessa di esistere.I due non si rivolgeranno più la parola fino alla morte di Peter Taylor, nel 1990, e da quel giorno Brian Clough vedrà peggiorare i suoi problemi con l’alcool.


    Il “vecchio testone”(Big Old ‘Ead, come lo chiamano affettuosamente i tifosi del Nottingham) si sente accerchiato e tradito, ma reagisce.Costruisce una squadra di giovani tanto da affermare, prima del campionato: -“Quest’anno nel Forest l’acne sarà un problema peggiore degli infortuni”- Vengono ceduti, oltre a Robertson, anche Trevor Francis, e soprattutto Peter Shilton che “rompe” con il tecnico e con l’ambiente, mentre da tempo se ne sono andati Martin O’Neill , Larry Lloyd e John Mc Govern e sta per lasciare Nottingham anche Viv Anderson.


    La squadra si comporta bene : quinto posto nell’82-83, terzo posto l’anno successivo.In quell’anno il Forest torna alla ribalta anche in Europa raggiungendo la semifinale della Coppa UEFA dalla quale viene eliminato dall’Anderlecht non senza polemiche su un arbitraggio quantomeno discutibile:- “E’ stata una partita ‘storta’ con un arbitro ‘storto’”, ma questa era una competizione che avremmo potuto e dovuto vincere lo stesso”.In effetti dopo la vittoria per 2-0 al City Ground il Forest perde per 0-3 al ritorno in Belgio incassando la peggior sconfitta della sua storia europea.E’ anche l’ultima occasione per Clough e per il Nottingham di brillare sul palcoscenico europeo.


    L’anno successivo, nel 1985, gli “hooligans” del Liverpool provocheranno la tragedia dell’Heysel, causando 39 morti fra i tifosi della Juventus nella finale di Coppa dei Campioni, e l’UEFA metterà al bando dalle competizioni europee i Club inglesi.


    La squadra, intanto, ha giovani interessanti, come Hodge, il terzino Pearce (detto Psycho), il difensore centrale Des Walker, il centrocampista Neil Webb e mette sul terreno l’entusiasmo tipico delle squadre giovani, ma fatalmente le mancano esperienza e cattiveria.Dopo una delle tante mancate vittorie a causa dell’inesperienza il manager, stanco di dover rispondere a domande sull’ingenuità dei suoi calciatori ai microfoni della BBC, taglia corto :- “ Ascoltatemi bene” -dichiara- “la nostra ‘rosa’ è tanto giovane che parecchi di loro credono ancora a Babbo Natale, ed io non ho il cuore di dire loro la verità…”


    Intanto arriva alla soglia della prima squadra anche il figlio Nigel, centravanti come il padre, che per un gioco del destino (forse pilotato dall’abile regìa di Brian Clough…) esordisce in Campionato, a soli diciotto anni , proprio nel “Boxing Day” del 1984, ovvero nello stesso giorno che era stato fatale alla carriera del padre ventidue anni prima.Rapidamente Nigel diventa un titolare, ma nonostante le indubbie qualità della “rosa” la squadra risente degli alti e bassi e della discontinuità dei suoi giovani : due noni posti, poi un ottavo sono quanto riesce a raccogliere in tre campionati anonimi, oltre a tre brucianti eliminazioni nei primi turni della FA Cup.


    La caduta nell’anonimato del Forest fa tornare a galla il sogno di “Old Big ‘Ead”, quel sogno la cui mancata realizzazione brucia più di quanto sia mai riuscito a confessare: diventare Selezionatore di una Nazionale.Tramontata definitivamente la possibilità di sedere sulla panchina dell’Inghilterra, anni prima gli era stata ventilata la possibilità di quella dell’Irlanda e ,infine, nel 1988, arriva l’offerta di diventare Commissario Tecnico del Galles.Clough ne è entusiasta.E’ convinto di poter portare Hughes, Rush e compagni ai Mondiali di “Italia ‘90” e la trattativa va avanti arrivando vicino alla conclusione, quando il “board” del Nottingham Forest blocca le aspirazioni di Clough rifiutandosi di lasciarlo libero dai suoi impegni con il Club. E’ un brutto colpo, ma Clough sa assorbirlo bene.E’ un professionista e conosce il valore di un contratto, ma soprattutto sa di avere altri sogni e ancora la voglia di qualche “passeggiata sull‘acqua” per mano ai suoi “arcieri”


    - to be continued -

    mercoledì 28 ottobre 2009

    AVANT-AVANGUARDIA MADDALONIANA: FINALMENTE UNA RONDINE



    5 minuti prima del gol del camo... finalmente si è giocato a calcio.

    il segreto della prestazione? tutti in 50 metri attorno alla metà campo.

    di fatto un 2 7 1 in fase di attacco, con l'uno che arretra spesso, si sono spesso formate due linee, un centrocampo foltissimo con i piedi buoni di diego, giovi e camo, e la sponda costante, impressionante di amauri, stasera in versione bobo vieri all'apice della carriera, o in stile boksic ma che fa anche gol.

    4 7 0 in fase difensiva, due linee vicinissime, e il 4 4 2 della samp è scomparso.

    infatti stasera il vero regista, almeno su due gol è stato chiellini, il suo se lo è procurato dall'inizio alla fine, il secondo gol di amauri è nato da una sua apertura per grigera all'ala destra, tocco verso il centro a camo in posizione di mezz'ala cross per amauri che si avvita alla bierhof e bel gol.

    l'azione più bella un po' stile arsenal è però quella del gol di camoranesi, accompagnata da 6 decimi della squadra.

    ...finalmente una rondine... e bella grossa... attendiamo prestamente tutte le altre e infine la primavera...

    JUVENTUS - SAMPDORIA

    - L'albero di natale di Mariello
    - Difesa a tre
    - Momo a destra ...
    - Marrone vale un Melo
    - Due mezze seghe
    - Una punta spuntata

    Brian Clough - IV parte - by SM



    Come ai tempi di Derby, Clough ha l’ambizione di imporsi a livello europeo e stavolta è deciso a tutto pur di trionfare.


    Per l’attacco decide di lanciare un altro giovane, Gary Birtles e ottiene un altro sacrificio dal suo presidente : l’acquisto ad una cifra record per il calcio inglese di Trevor Francis, l’attaccante considerato il miglior prodotto del vivaio nella seconda metà degli anni ’70.Il venticinquenne talento del Birmingham City viene strappato alla concorrenza per una cifra che supera, per la prima volta nella storia del calcio britannico, il milione di sterline.Una follia, oltretutto contro la logica della “costruzione” dei giocatori provenienti dal vivaio e del recupero di calciatori in crisi, tipica del sodalizio con Taylor .


    Clough, tuttavia, sa che il Forest per restare competitivo ed affrontare la sfida europea, ha bisogno del talento di Trevor Francis, ed oltre al sacrificio economico, pur di ottenerne la firma sul contratto, scende a compromessi impensabili per un “duro” come lui. Arriva addirittura ad accettare che il talentuoso attaccante giochi d’estate, ben remunerato, nel campionato USA. Il trasferimento viene tuttavia perfezionato solo a stagione iniziata e in Coppa dei Campioni Trevor Francis non può essere impiegato fino alla finale.


    Intanto Clough ha già ottenuto il primo successo: a Wembley un Nottingham sfavillante ha travolto con un inappellabile 5-0 l’Ipswich Town nel Charity Shield.Il Nottingham è lanciatissimo e passa da un trionfo all’altro.


    Nel primo turno della Coppa Campioni il sorteggio ha opposto il Forest ai campioni d’Europa del Liverpool, in uno scontro senza precedenti. La prima gara si disputa al City Ground e quella sera del settembre 1978 nasce la leggenda europea degli “arcieri”.Non potendo disporre di Francis, Clough conferma in prima squadra il giovane Garry Birtles, la sua ultima invenzione, che ne ripaga la fiducia con un gran gol.Il Liverpool appare frastornato dall’aggressività del Forest e non riesce a reagire, poi, a pochi secondi dalla fine, un altro calciatore inserito a sorpresa dall’inizio, il difensore Colin Barrett, batte Clemence per la seconda volta e ipoteca la clamorosa qualificazione.Qualificazione che arriva grazie allo 0-0 difeso da Shilton e compagni ad Anfield Road due settimane dopo : il Nottingham Forest diventa così una delle favorite alla conquista della Coppa Campioni.


    Clough non si smentisce, la sua sete di successi è quanto mai viva.In campionato il Forest lotta per il titolo, ma l’arrivo ritardato di Trevor Francis dà un netto vantaggio al Liverpool che prende il largo, il Nottingham si conferma solidissimo in difesa e subisce solo tre sconfitte, ma pareggia troppe volte ed alla fine chiude ad otto punti dalla vetta.


    Frattanto, in Coppa Campioni gli “arcieri” superano ottavi e quarti ed arrivati in semifinale si trovano di fronte l’ostacolo più duro: il Colonia.La partita di andata è destinata ad essere ricordata come una delle più avvincenti della storia del prestigioso trofeo.Sul terreno pesantissimo del City Ground, flagellato da due giorni di pioggia che fortunatamente dà tregua per lo svolgimento della gara, le due squadre si affrontano a viso aperto, senza tatticismi, anche perché sulla panchina tedesca siede un maestro del calcio spregiudicato ed offensivo : Hannes Weisveiler.Entrambe le squadre sentono che questa è destinata ad essere la vera finale del torneo alle cui semifinali partecipano quattro squadre che non appartengono al gotha europeo e non hanno mai vinto una manifestazione internazionale.Dopo appena 20 minuti i tedeschi sono in vantaggio per 2-0 ed appaiono padroni del campo; il sogno europeo degli “arcieri” sembra definitivamente tramontato ed il Colonia sembra sul punto di poter dilagare, ma proprio nel momento più difficile il Nottingham Forest mette in campo le doti di combattività trasmesse dal suo condottiero.Birtles accorcia le distanze ed alla fine del primo tempo il gioco si riequilibra, ma dopo l’intervallo i padroni di casa si scatenano letteralmente.La porta tedesca, difesa da Schumacher, viene assediata, il Forest, galvanizzato, attacca a folate in preda ad una sorta di furia agonistica entusiasmando il pubblico del “City Ground”.Prima Bowyer, con un gran destro in mischia, trova il pareggio, poi, poco dopo il quarto d’ora, John Robertson conclude a rete un’azione corale con un gol di testa, una rarità nel suo repertorio.Il “City Ground” esplode, l’entusiasmo è alle stelle, ma nel finale i tedeschi sfruttano l’inevitabile calo atletico degli arcieri dovuto all’immane fatica sopportata su un terreno ai limiti della praticabilità e ottengono il pareggio con un gol del giapponese Okudera.Il 3-3 sembra l’anticamera dell’eliminazione :come sei anni prima col Derby l’avventura europea di Brian Clough sembra destinata a chiudersi in semifinale.


    Al ritorno non sono in molti a concedere i favori del pronostico al Nottingham, solo Clough si dimostra ottimista al limite dello sbruffone, ma sul campo il Forest gli dà ragione.Gli “arcieri” disputano una gara tatticamente perfetta, un capolavoro di concentrazione e disciplina.Tanto la gara dell’andata era risultata aperta, tanto quella di Colonia risente dell’importanza del risultato, nettamente favorevole ai tedeschi, che cercano di portare a casa il pari aspettando che gli avversari, obbligati a vincere, si scoprano.Il Nottingham, tuttavia, non casca nella trappola.Nonostante la presunta scarsa esperienza internazionale, gli “arcieri” sono gelidi nell’amministrazione della gara, il Nottingham non rischia nulla e passa in vantaggio con Bowyer a poco meno di mezz’ora dalla fine: il Forest è in finale.


    Clough “sente” che è fatta, nulla potrà più opporsi al Nottingham che, per la partita decisiva, disporrà, per la prima volta in campo europeo, del decisivo apporto di Trevor Francis.


    In finale approda il Malmoe, allenato da un inglese Bob Houghton, una squadra ordinata e poco brillante che non ha stelle ed è arrivata alla finale eliminando a sorpresa nei primi turni la Dinamo Kiev.All’ Olympiastadion di Monaco si prevede ancora una gara tattica, ma Clough sorprende tutti schierando tre punte, Birtles, Woodcock e Francis, senza rinunciare a Robertson, e lasciando fuori Gemmill e O’Neill.La partita la gioca solo il Nottingham, gli svedesi si difendono con sempre maggior affanno fino a che, dopo un’ubriacante azione in dribbling sulla sinistra, Robertson serve a Francis il gol della vittoria, proprio all’ultimo minuto del primo tempo.La gara si chiude qui, nella ripresa il Forest conferma la sua superiorità e coglie un palo con Robertson prima del meritato trionfo.


    Dopo questo successo Clough viene celebrato come il miglior manager d’Inghilterra, nonostante le sue dichiarazioni urtino, come al solito, più di una suscettibilità.


    Il Nottingham ha chiuso imbattuto la sua campagna europea ed ha conquistato anche la Coppa di Lega battendo a Wembley il Southampton in una partita nella quale Clough compie un gesto di rara generosità : nella finale lascia che a guidare la squadra sia Peter Taylor per dimostrare quanto sia importante il suo contributo nei successi del Forest.


    Forest che diventa un “caso di studio” per l’intero calcio europeo che si interroga come una squadra che in oltre ottant’anni di storia aveva vinto solo una Coppa d’Inghilterra, nel lontano 1959, e che quattro anni prima era arrivata sedicesima in seconda divisione, sia riuscita a centrare, in tre sole stagioni, la promozione in Prima Divisione, la vittoria in campionato, la conquista di due Coppe di Lega ed infine il trionfo europeo in Coppa dei Campioni.


    Il ”fenomeno” Forest viene vivisezionato: il modulo è semplice, ricalca il classico 4-3-3, ma viene corretto grazie alla duttilità di alcuni elementi ed alle scelte innovative che Clough ripropone costantemente fino dai tempi di Derby.Davanti a Shilton i due centrali, Burns e Llloyd, formano un bastione insuperabile, sulle fascia destra c’è il fuoriclasse Anderson, a sinistra l’esperto Clark che, nonostante le trentacinque primavere, funge da propulsore offensivo.A centrocampo Bowyer, che si sgancia spesso per concludere, Mc Govern e Gemmill (oppure O’Neill) sono spesso affiancati da Woodcock, che pendola su tutto il fronte offensivo, garantendo supporto al filtro ed al pressing.Davanti Birtles e Francis si scambiano spesso di posizione per sfruttare gli sfondamenti di John Robertson che agisce da ala classica, mantenendo costantemente largo il fronte di attacco del Forest.


    Brian Clough porta semplicità, con pochi ritocchi, con sottili aggiustamenti, riesce ad adeguare il modo di giocare inglese al calcio moderno e di questa sua convinzione fa una bandiera , un credo.“Il Nottingham gioca un football al passo coi tempi” – dichiara spesso Clough- “la Nazionale inglese no, per questo il calcio inglese è meglio rappresentato dal Nottingham di quanto non lo sia dalla Nazionale”


    Ma non vuol sentire parlare di tattica :-“Sono i calciatori che perdono le partite e sono sempre i calciatori che qualche volta le vincono. Quelli che parlano tanto di tattica scambiano il calcio col domino” Sono di questo tenore le esternazioni di Clough che chiaramente ha sempre meno amici.


    L’anno dopo il Nottingham Forest si ripresenta al via con poche novità e qualche problema.Tony Woodcock, uno dei calciatori chiave della precedente stagione, sta trattando il suo trasferimento al Colonia, gli arrivi non sono di prima qualità né di primo pelo : Stan Bowles, Charlie Gorge, ma soprattutto Frank Gray, un terzino sinistro ancora giovane, ma già esperto, destinato a raccogliere l’eredità di Frank Ckark, ormai trentaseienne.Clough capisce che la squadra non è più in grado di lottare su più fronti, specialmente dopo la partenza di Woodcock, e concentra le sue ambizioni sul bis in Coppa Campioni, mentre in Campionato la squadra si attesta nelle posizioni di rincalzo.


    I primi due turni non rappresentano un problema per gli “arcieri”, forti ancora di un Woodcock scatenato, ma alla ripresa primaverile il Nottingham subisce, al “City Ground”, la sua prima sconfitta europea contro la Dinamo Berlino.Sembra finita, ma al ritorno Clough realizza un capolavoro tattico e psicologico.Il Forest entra in campo a Berlino, letteralmente trasformato : Trevor Francis, che disputa forse la miglior partita della sua carriera, segna una doppietta e Robertson trasforma un rigore : già alla fine del primo tempo la qualificazione è al sicuro.


    Il trionfo mitiga la delusione per un Liverpool ormai irraggiungibile in testa al campionato e convince tutto l’ambiente che la riconquista della Coppa è possibile, Clough, come al solito, si dichiara apertamente certo del trionfo già prima di disputare la semifinale con l’Ajax e soprattutto calca la mano sul fatto che i rivali del Liverpool sono già fuori.


    Intanto il Forest, che ha rifiutato di giocare la finale Intercontinentale in due partite contro l’Olimpia di Asuncion, conquista la Supercoppa Europea battendo il Barcelona grazie ad una rete del redivivo Charlie George al “City Ground” ed a un pareggio autorevole in Spagna.


    Clough è buon profeta : l’Ajax è superato e per la finale di Madrid si qualifica l’Amburgo che elimina il Real evitando così al Nottingham l’insidia di una finale nella tana del lupo.


    Ad una buona notizia,tuttavia, come accade spesso, ne segue una brutta: alla vigilia della finale Trevor Francis, che sta attraversando un momento di forma eccezionale, si infortuna gravemente al tendine d’Achille: è un brutto colpo per le ambizioni del calciatore e del Forest.Francis è costretto a saltare gli Europei e resterà assente per sei mesi dai campi di calcio, il Nottingham perde la sua arma più temibile, l’uomo che con il suo gol ha firmato il trionfo nella Coppa dell’anno prima.


    L’ago della bilancia dei pronostici comincia a pendere decisamente dalla parte dei tedeschi che dopo l’infortunio di Francis diventano i favoriti della finale per tutti, ma non per Brian Clough che continua a proclamarsi sicuro della vittoria.I campioni di Germania , sulla cui panchina siede una vecchia volpe come Branko Zebec, accanto ai nazionali tedeschi Hrubesch, Kaltz, Jakobs ed allo jugoslavo Bulijan, schierano anche il capitano della Nazionale inglese Kevin Keegan e di questo Clough approfitta per caricare i suoi.


    La gara, attesissima, si disputa il 28 maggio davanti ad un Bernabeu gremito.Come l’anno prima col Malmoe,anche stavolta la gara si preannuncia molto tattica.Le due squadre si temono e si conoscono.Il Nottingham schiera, accanto a Birtles e Robertson, l’irlandese O’Neill che riesce a imbrigliare le avanzate di Kaltz, e sostituisce Francis con un giovanissimo centrocampista, Gary Mills, che con 18 anni appena compiuti diventa il più giovane protagonista di una finale europea.Dopo meno di venti minuti, Robertson si libera sulla sinistra dell’area tedesca e stringendo al centro lascia partire un rasoterra che batte il portiere tedesco : il Nottingham è in vantaggio e grazie alle prodezze del suo portiere Shilton ci resterà fino alla fine.Nonostante i disperati assalti tedeschi la difesa del Forest resiste imperniata su Kenny Burns che Clough definirà :- “Il miglior giocatore che abbia mai avuto con me, capace di far segnare dei gol, di segnarli lui stesso e di difendere come un gigante !”Alla fine il Forest trionfa e diventa l’unica squadra europea ad aver vinto, nella sua storia più Coppe dei Campioni che titoli nazionali.


    Per Brian Clough è un’autentica consacrazione, ormai è considerato dall’opinione pubblica il miglior tecnico del Regno Unito, ma nonostante ciò, dopo la deludente prestazione della Nazionale inglese all’Europeo la sua candidatura a Commissario Tecnico non viene sostenuta dalla stampa e osteggiata da influenti personaggi della Federazione.


    Intanto l’ambiente attorno al Nottingham Forest comincia a mostrare qualche insofferenza verso l’ingombrante personalità del suo leader indiscusso che ha la tendenza di agire come un despota assoluto.Garry Birtles, una delle sue “creature” lascia il Forest per approdare al Manchester United, è un trasferimento importante, ma soprattutto è un altro pezzo della squadra costruita da Clough e Taylor che se ne va: in due anni si è dissolta la coppia delle meraviglie formata da Woodcock e Birtles. Anche il sodalizio con Peter Taylor si incrina.

    martedì 27 ottobre 2009

    ANTIDOTO, PRESTO!


    L'OMOSESSUALITA' NEL CALCIO NON ESISTE...


    Allora sta solo nella fotocamera dei fotografi a bordocampo... ma perpiacere, son tutte marrazzate.

    SIAM TUTTI FIGLI DI BEARZOT



    La giacca del Vecio
    di Giulio Giusti

    La giacca è perfetta e il prezzo appetibile (tempo di saldi) ma soprattutto è uguale a quella che indossava Bearzot nell’estate del 1982: una millerighe, bianche e blu, in cotone. La sentenza dello specchio, però, è inappellabile: per portare, senza cadere nel ridicolo, un capo del genere la mia pancia è fuoriluogo.
    Lascio, non senza rimpianto, la giacca nel negozio e ripenso all’eleganza con cui se la metteva Bearzot, che, solitamente, non l’indossava ma se l’appoggiava sulle spalle.

    Potrà sembrare strano, ma il ricordo più bello che conservo di Bearzot, al di là delle partite memorabili, del trionfo dell’82 e del calcio meraviglioso espresso dall’Italia nel ‘78, è l’eleganza che trasmetteva ogni suo gesto. Un’eleganza a cui faceva da contraltare l’involgarimento del giornalismo sportivo nazionale. Gli anni d’oro del lungo ciclo del tecnico friulano sulla panchina della nazionale coincidono, infatti, con l’inizio di un nuovo tipo di informazione, soprattutto televisiva. Iniziò, in quel periodo, un processo involutivo del giornalismo che non si sarebbe più arrestato e che avrebbe portato alla spazzatura che strabocca oggi dai nostri schermi. Il tutto iniziò a manifestarsi allora. Quelle che un tempo sembravano solo presenze buffe e assurde, dei personaggi trash di cui ridere tra amici, diventarono, col tempo, sempre più invadenti. In quel periodo, apparivano innocue perché si poteva gustare il meglio della “Domenica Sportiva” dove, negli anni, si alternavano Gianni Brera, Beppe Viola, Gualtiero Zanetti e Sandro Ciotti.

    La “Domenica Sportiva” era la regina indiscussa della programmazione sportiva, al cui confronto il “Processo del Lunedì”, che aveva iniziato da poco ad invadere lo schermo, sembrava un’innocua trasposizione del bar dello sport con i suoi vocianti e beceri guitti, il cui bersaglio preferito era proprio Bearzot. L’attacco al vecio, però, si estese anche alla carta stampata che prima del mondiale di Spagna crocifisse l’allenatore degli azzurri.

    Bearzot è stato sicuramente il tecnico più criticato dalla stampa, televisiva e non. Spesso, però, non si trattava di semplici attacchi al sistema di gioco o alla scelta degli uomini, ma di vere e proprie offese personali, che colpivano, nell’intimo, una delle persone più pulite che il nostro sport abbia mai avuto.
    A questa colata di volgarità, il vecio ha sempre risposto mantenendo inalterato il suo stile e facendo emergere la sua eleganza. Proprio per questo gli ho voluto e continuo a volergli così bene. Le sue vittorie, inoltre, hanno rappresentato, per tutti quelli che credono che lo sport debba trasmettere ed insegnare certi valori, il trionfo dell’uomo giusto. Il mondiale del 1982 esemplifica magnificamente tutto questo, perché oltre a Bearzot ha portato al successo un gruppo legato ai valori in cui credeva il tecnico. Molti dei protagonisti di quella squadra avevano subito, come il mister, critiche pesanti ed ingiuste: Zoff era ritenuto finito dal mondiale precedente, Scirea era considerato inferiore a Franco Baresi, Rossi, per i più, doveva rimanere a casa e Antognoni era osteggiato, da anni, da un certo tipo di stampa.

    Il successo, clamoroso, inaspettato e bellissimo, esaltò la nazione ma non placò il livore contro il vecio. I suoi detrattori salirono sul carro dei vincitori nell’immediatezza del trionfo ma, in seguito, diventarono ancora più critici. Il “Processo del lunedì” con i suoi saltimbanchi, che alcuni consideravano solo un teatrino, iniziò a rappresentare l’opinione comune in tv ed acquistò un potere enorme accelerando il processo di biscardizzazione della tv. Inoltre, poco dopo la fine dei mondiali, nell’ottobre del 1982, il giornalismo sportivo perse tragicamente uno dei suoi più grandi interpreti: Beppe Viola. Un segno terribile. Mentre il migliore se ne andava, il peggiore saliva sul trono: dal 1983, Biscardi prendeva stabilmente il timone del processo. Da lì in poi, l’offensiva contro l’allenatore friulano sarebbe cresciuta in modo esponenziale.

    Per il Vecio sarebbe stato semplice evitare questa gogna: dimettersi dopo la vittoria del mondiale e ritirarsi da trionfatore. Facile, troppo facile per uno come lui, che decise di proseguire il cammino con la nazionale, ignorando quello che gli consigliavano da più parti.
    Italo Allodi, durante il supercorso per allenatori di Coverciano, raccomandava vivamente ai suoi allievi di abbandonare la squadra dove si era conseguita una grande vittoria e, soprattutto, di non tornarci più perché è quasi impossibile ripetersi.
    Bearzot non faceva calcoli di questo genere. Il Vecio credevo ancora ad un contratto firmato ed al rispetto verso una nazione e al gruppo che lui stesso aveva creato, cresciuto come una famiglia e difeso da tutto e da tutti.

    Arrivò, inevitabile, la fine di un ciclo ai mondiali di Messico 1986.
    I suoi nemici, sempre più numerosi e vigliacchi, l’aspettarono al varco per infamarlo. Mi ricordo ancora la puntata speciale del “Processo del lunedì” dopo la sconfitta dell’Italia con la Francia per 2 a 0 (durante il torneo il programma si chiamava “Processo ai mondiali”). In quell’occasione, i cortigiani di Biscardi erano schierata al gran completo, visibilmente contenti perchè l’eliminazione degli azzurri li avrebbe permesso di insultare il mister. Sarebbe stata l’ultima volta, perché Bearzot, dopo la partita contro i transalpini, salutò tutti, ringraziò i suoi ragazzi, i tifosi e si ritirò.
    Fece il tutto con la consueta eleganza, perché chi è grande lo è soprattutto nella sconfitta.
    Grazie, Vecio, e buon compleanno.

    MODELLO AMERICANO

    lunedì 26 ottobre 2009

    Brian Cloug: - III parte - by SM



    Intanto il Derby County vola in testa il campionato e la favola di Clough sembra finita quando accetta le proposte di un altro club di secondo piano, oltre che di seconda divisione : il Nottingham Forest.

    Invece è proprio qui che ricomincia la storia.Il Nottingham Forest, per usare un eufemismo, attraversa un periodo poco felice.Dopo aver sfiorato la vittoria in campionato nel 1967, superato solo dal Manchester United, il Forest si era progressivamente allontanato dalle prime posizioni, fino a retrocedere in Seconda Divisione tre anni prima, per una curiosa coincidenza proprio nell’anno del trionfo del Derby County. La squadra è povera di giocatori di talento e attorno ai “rossi” non c’è entusiasmo.Le tribune del City Ground non ribollono certo di tifo ed il clima che si respira è quasi di rassegnazione.E’ questo l’ambiente ideale per Clough che chiama subito due dei sui più fedeli calciatori dei tempi di Derby: John Mc Govern e John O’Hare per porre le basi del “suo” Nottingham Forest.

    In questa “ricostruzione” il mattone più importante arriva nel luglio 1976 quando il suo “alter ego” Peter Taylor lo raggiunge ricomponendo la coppia dei tempi di Hartlepools e Derby.

    Con Taylor arrivano calciatori di qualità come Martin O’Neill, l’attaccante Peter Withe ed il roccioso difensore Larry Lloyd che il calcio inglese tende ad emarginare per i più svariati motivi, dal difficile carattere di Withe alla supposta “timidezza” di O’Neill. Con questi rinforzi e con l’innesto di giovani come Viv Anderson, che diventerà primo calciatore di colore a vestire la maglia della Nazionale inglese, e Tony Woodcock ed il recupero di un talento come lo scozzese John Robertson, forse la migliore ala dell’epoca in Inghilterra, il Forest raggiunge la terza posizione in classifica e viene promosso alla Prima Divisione.

    Il gioco del Nottingham ricalca quello del Derby County di qualche anno prima.Il Forest utilizza molto le fasce laterali, pratica un football aggressivo in ogni zona del campo ed ha, in ogni ruolo, calciatori capaci di applicare alla perfezione le indicazioni di Brian Clough che affida i ruoli chiave ai suoi fedelissimi Mc Govern e O’Hare.L’ambizione di Clough è chiara: dopo la promozione, il titolo.

    Per dare sostanza alle sue aspirazioni, Clough chiede ed ottiene l’acquisto di un altro dei suoi fedelissimi dei tempi di Derby: Archie Gemmill, e, soprattutto, convince la società a spendere la cifra esorbitante di 270.000 sterline, all’epoca record mondiale per un portiere, per acquistare dallo Stoke City il portiere Peter Shilton. Sarà, quello di Shilton, l’acquisto decisivo per il salto di qualità.

    Il Forest diventa una fortezza inespugnabile: alla fine della stagione la sua difesa avrà subito solo 24 reti, addirittura 20 in meno della stagione precedente in Seconda Divisione.Shilton riesce a mantenere inviolata la sua porta per 23 gare sulle 37 disputate ed è grazie ad una sua superba prestazione ed a una parata rimasta negli annali del calcio inglese che, pareggiando per 0-0 a Coventry, il Nottingham Forest si laurea campione a quattro gare dalla fine precedendo i Campioni d’Europa del Liverpool e l’Everton.

    Il torneo del Forest è stato superbo, ma massacrante, durissimo soprattutto a livello di tensione nervosa in un’ambiente che, Clough a parte, non è abituato a gestire certe situazioni :proprio dopo la gara decisiva di Coventry Brian Clough lascia capire quanto sia stata dura quella conquista :- “Sono talmente stanco”- dichiara ai microfoni della BBC mentre festeggia la vittoria- “ che faccio fatica a sollevare questa coppa di Champagne”.

    Fatica a parte quello del Forest è’ un trionfo assoluto, senza discussioni, ottenuto con largo margine (sette punti) e subendo solo tre sconfitte.Solo il Leeds, nei tempi moderni, ha fatto meglio, subendo nel 1968-69 solo due sconfitte in 42 partite, e solo Alf Ramsey, con l’Ipswich Town, era riuscito a vincere il Campionato subito dopo essere salito dalla seconda Divisione. Il Forest diventa la squadra del momento, arrivando ad offuscare la gloria del Liverpool due volte Campione d’Europa, contro il quale trionfa anche in Coppa di Lega vincendo, all’Old Trafford, per 1-0 la ripetizione della finale terminata sullo 0-0 a Wembley.

    Brian Clough diventa il personaggio più in vista dell’intero calcio inglese, nonostante il suo carattere e la sua spregiudicatezza lo mettano pesantemente in urto con la federazione. Clough consolida la sua fama di antipatico, le sue parole tagliano come rasoi, la sua diplomazia è pari a zero e difficilmente usa giri di parole per esprimere i suoi concetti: facile comprendere come nel calcio inglese abbia molti più nemici che amici, nonostante i suoi successi lo pongano su un inattaccabile piedistallo.

    Proprio nel 1978 l’Inghilterra subisce una delle sue più pesanti umiliazioni : per la seconda volta consecutiva il calcio inglese, che domina a livello di club, non sarà rappresentato alla fase finale dei Mondiali, in programma in Argentina.Una parte della stampa specializzata pone la candidatura di Clough per rifondare la Nazionale, ma la Federazione preferisce confermare Ron Greenwood che ha preso in mano la selezione quando la qualificazione era compromessa dai pessimi risultati di Don Revie.Ai Mondiali Clough si sente comunque rappresentato, nella Scozia, infatti, sono selezionati Gemmill, Robertson e Burns, tre dei suoi pupilli.

    Editoriale del Lunedì: Culattoni Raccomandati


    Siena - Juventus: avanguardia. e si vince lo scudo. poi l'europa. ed infine il mondo.


    Serie A: solite cose. Bene Padulo e Cosmi e Mazzari e Zenga e Leonardo e Ventura e Del Neri e Mourinho. Insomma bene tutti. Tutti bene. E Ciro?

    Minkìa League: Soliti busoni. Comincia ad allungarsi la classifica. Penzo sorpassa Mistico.



    Premiere League: Carletto vola, colpi di coda di Benitez. MartinO ancora poco cinico con le piccole. Spurs e City soliti bluff.



    Varie ed Eventuali: WLF


    - G.T. -

    domenica 25 ottobre 2009

    E' PARTITA LA FANTASTICA RINCORSA - VECCHIA GUARDIA? NUOVA GUARDIA? NO: AVANGUARDIA


    ..dopo giorni di titubanze, il bruco si è schiuso ed è sbocciata la farfalla: è grande Juve.
    Cinica, spietata, legione di campioni che vincono senza scomodarsi.
    Alla fine della partita hanno dovuto abbracciarsi per farsi caldo, al rientro dagli spogliatoi si sono tolti la maglia e l'hanno riconsegnata al magazziniere intonsa, per la ripiegatura senza stiratura e la messa in scaffale.

    Basta un colpo di testa alla piastra di Amauri, pettinatura studiata per dare nuovi ed inattesi effetti al colpo di testa, per stendere il povero Siena, imbottito di ex-speranze bianconere, le uniche a farsi valere, e volenterosi ma grigi interpreti del giuoco calcio.

    Un plauso a Ferrara, che ha saputo dare un gioco assolutamente avanguardistico a questa squadra, quel fingere di muoversi per far muovere gli avversari, quel fare e non fare, insieme delicatissimo di mezzi movimenti ed emozionanti scoperture del campo, che solo un post-avanguardista del neorealismo sacchiantrapattoniano avrebbe potuto mettere in scena.

    E dietro a Ciro, la sapiente mano di Maddaloni, vero e proprio regista di una messa in scena sublime, una poesia alla Aldo Palazzeschi, per pochi, e neanche per tutti.

    Non vi piace questa Juve del modernsimo e delle neoavanguardie? Cazzi vostri.
    IN FOTO: la luce del genio calcistico discende su Amauri.

    venerdì 23 ottobre 2009

    Brian Cloug: 2^ parte (by SM)



    Quando Brian Clough lascia il calcio agonistico a causa di un grave infortunio deve ancora compiere 28 anni.
    E’ il giorno di Santo Stefano del 1962.
    Gli inglesi lo chiamano “Boxing Day” perché è tradizione in quel giorno scambiarsi i pacchi natalizi, purtroppo in quello di Brian c’è una brutta sorpresa : un terribile scontro col portiere del Bury mette fine alla sua carriera nella quale, giocando nel Middlesbrough e nel Sunderland, ha messo a segno 251 reti in 274 partite.

    Dopo inutili tentativi di ripresa dell’attività agonistica, diventa, a soli trent’anni, il più giovane allenatore del Regno Unito e nell’Hartlepools United inizia il suo sodalizio con Peter Taylor, ex compagno di squadra al Middlesbrough.
    I due si intendono a meraviglia.
    In quattro anni di quarta divisione costruiscono una squadra pronta per la promozione che arriverà quando entrambi saranno già passati al Derby County.


    Proprio a Derby, davanti alle anguste tribune di legno del "Baseball Ground", Brian Clough mette i primi mattoni nella costruzione del suo mito.
    Il Derby County è una squadra decisamente di “secondo piano” anche nella Seconda Divisione inglese dove vivacchia a metà classifica, ma Clough quando arriva, dà uno scossone all'ambiente.
    Il suo calcio è quello tipicamente inglese, ma con qualche sostanziale modifica, come la ricerca ossessiva del gioco a terra :- “Se Dio avesse voluto che giocassimo a calcio fra le nuvole”- è solito dire- “avrebbe messo l’erba lassù”.


    I suoi campioni si chiamano Archie Gemmil, uno scozzese tarchiato e mai morto, Kevin Hector un bomber di recupero, il centravanti gallese Walter Davies, un lottatore senza paura, ma soprattutto la sua squadra ha grandi qualità in difesa, con la giovanissima coppia centrale Mc Farland - Todd , scoperta da lui e strappata alla concorrenza convincendo la dirigenza del Derby a polverizzare i record di spesa della società per l’acquisto di un calciatore, e nell'estroso attaccante Alan Hinton, un mancino alla Corso che ha il vezzo di calzare scarpe bianche.
    Ai calciatori non fa sconti : pretende disciplina, obbedienza, sacrificio.

    A John Mc Govern, destinato ad essere uno dei suoi pretoriani fino dai tempi dell’Hartlepool, la prima volta che lo vede raccomanda :- “Stai in piedi dritto, tieni su le spalle e tagliati i capelli. Il resto verrà da sè”-

    Chi segue le sue direttive ha anche grandi riconoscimenti, toccanti attestazioni di stima:- “Ha più classe lui nell’unghia di un piede, di quanta ne abbia mai posseduta io in tutto il corpo”- dichiara una volta a proposito di John O’Hare, uno dei calciatori che stima maggiormente.


    Punta molto sulla preparazione atletica, sceglie personalmente gli allenatori e, tradizionalmente, le sue squadre saranno famose per il ritmo e per dare il meglio nel finale della stagione.
    Attorno alla sua figura carismatica la squadra prende corpo, tratta personalmente l’acquisto dei giocatori, sia giovani che affermati, l’unico parere di cui tiene conto è quello di Peter Taylor, ma l’ultima parola, quella definitiva, è sempre e solo la sua; inevitabile che spesso vi siano attriti con il “board” del Derby County, in particolare con Sam Longson.
    La squadra risponde agli stimoli anche se le polemiche non mancano certo e dopo un avvio faticoso arriva la promozione al massimo campionato.


    Il Derby County è una squadra "tignosa" come il suo allenatore, ma è anche una squadra capace di interpretare al meglio le caratteristiche tipiche del calcio inglese e scozzese fatto di velocità, aggressività, ritmo, alle quali Brian Clough, senza snaturarle, riesce ad associare anche un certo ordine tattico.


    I bianchi di Derby diventano la rivelazione del calcio inglese e scalano la classifica della Prima Divisione giocando un calcio che li rende spesso imprevedibili.


    Al "Baseball Ground", davanti ad un massimo di ventimila spettatori, riescono ad intimidire qualunque avversario, il loro ritmo travolge, stordisce, la loro disposizione tattica disorienta.


    Nella prima stagione i “Rams” strabiliano raggiungendo il quarto posto, l’anno dopo finiscono noni, ma ormai, dopo anni di anonimato, il Derby County torna a lottare per il titolo che centra al terzo tentativo.


    La stagione campionato 1971-72 è forse la più combattuta della storia del calcio inglese ed il Derby County si laurea sorprendentemente campione in una stagione nella quale fioccano le polemiche cui contribuisce non poco la lingua di Brian Clough.

    Dopo un’appassionante volata i "Rams" chiudono il loro campionato battendo il Liverpool e scavalcandolo in classifica con 58 punti contro 57, ma tutto sembra inutile perché il Leeds, che affianca al secondo posto i “reds” e il Manchester City, deve recuperare una partita rinviata per permettergli di disputare la finale della FA Cup.
    A parità di punti risulterebbe decisivo il quoziente reti, largamente favorevole al Leeds che quindi, anche solo pareggiando al “Molineux Ground” contro il Wolverampthon, si laureerebbe Campione d’Inghilterra.
    Come se non bastasse il fatto che i “Wolves” non hanno nulla da chiedere al Campionato, la sfida di recupero è situata fra le due finali di Coppa UEFA che vedono il Wolverampthon opposto al Tottenham.
    E’ l’8 maggio 1972 quando al Molineux scende in campo il Leeds che due giorni prima ha vinto la Coppa d’Inghilterra superando in finale l’Arsenal.
    Nel frattempo Cloughè in vacanza ed i calciatori del Derby County sono in tournée in Spagna. affidati alle cure di Peter Taylor , nessuno infatti pensa che il titolo possa sfuggire ai bianchi di Don Revie.
    Invece accade l’incredibile : in una partita passata alla storia anche per alcune decisioni arbitrali almeno discutibili il Leeds perde la partita per 2-1 ed il Campionato per un solo punto !
    I calciatori del Derby apprendono la notizia a Maiorca e Clough avrebbe più tardi dichiarato di non averci creduto fino a che non sfogliò i giornali del giorno dopo.

    Sulla partita c’è anche un gustoso aneddoto che vale la pena di ricordare.
    Bobby Charlton, il prestigioso calciatore del Manchester United ormai a fine carriera, commentando la partita per la BBC dichiara senza dubbi :- “Il Leeds realizzerà il ‘double’.Non c’è modo che i Wolves possano fermarlo.”-
    Questa dichiarazione pungola a tal punto l’orgoglio dei calciatori del Wolverampthon da far loro trovare le motivazioni e la carica per battere il Leeds.
    Così, forse grazie anche alla poco diplomatica uscita di Sir Bobby Charlton, i “Rams” possono festeggiare il loro primo titolo in 88 anni di storia.


    E’ un trionfo che supera ogni immaginazione, ma Clough è scatenato e vuole di più, la sua ambizione lo porta a pretendere subito il trionfo europeo.
    In Coppa Campioni, l’anno dopo, i "rams" raggiungono le semifinali dove incontrano la Juventus in due partite memorabili per intensità e per il vespaio di polemiche che sono destinate a sollevare e delle quali Clough è anche abile regista.
    Accade che, a Torino, nella partita di andata vinta dalla Juve per 3-1 l'arbitro Schulenburg ammonisca Archie Gemmill e Mc Farland, che sono glà diffidati, e li escluda quindi dalla partita di ritorno.
    A fine partita Clough è una furia .

    Le sue esternazioni sono decisamente sopra le righe ed imbarazzano non poco l’UEFA e la Football Association in particolare quando afferma che :-
    “Dentro lo spogliatoio dell’arbitro c’erano gli italiani, prima della gara e durante l’intervallo !”-.
    La dirigenza juventina non risponde alle provocazioni, ma nasce lo stesso qualche attrito nei corridoi dello spogliatoio ed all’uscita della Sala Stampa, quando un Brian Clough sempre più furibondo viene sorpreso ad urlare: “Fucking Italian bastards !” , una frase che non smentirà mai.
    Non bastasse questo a fine gara Peter Taylor cerca addirittura di assalire l’arbitro, ma la polizia lo blocca, nasce un diverbio e Taylor rischia addirittura l’arresto.
    In effetti il comportamento dei due manager è tutt’altro che inappuntabile e attira sui “Rams” gli strali della stampa italiana che dipinge Clough come un personaggio ai limiti della decenza.
    Già questo fatto innesca parecchie polemiche attorno alla partita di ritorno, preceduta da una lunga serie di dichiarazioni bellicose che, sotto l’abile regia di Clough, servono a surriscaldare l’ambiente del “Baseball Ground”.
    Il tecnico inglese sa che, specialmente dopo le assenze di Mc Farland e Gemmill, la Juventus è tecnicamente superiore e punta tutto su una gara nella quale la furia agonistica dei “rams” riesca a rovesciare la situazione.
    La partita è durissima, giocata senza esclusione di colpi, con un ritmo elevatissimo ,ma il Derby County cozza contro il muro italiano fino al momento in cui si presenta la grande occasione sotto forma di un rigore che l'arbitro, il portoghese Lobo, gli concede.
    Lo calcia lo specialista Hinton e lo sbaglia mandando fuori la palla assieme alle speranze deluse di finale europea.

    Nel finale il nervosismo la fa da padrone, il centravanti Davies viene espulso ed il Derby County eliminato, ma qualche giorno dopo, intorno alla gara scoppia un caso clamoroso.
    Trapela, infatti, la notizia che l'arbitro Lobo abbia denunciato un tentativo di "ammorbidimento" da parte di un faccendiere ungherese, un certo Szolti ,ex arbitro, legato ad Italo Allodi fin dai tempi della Grande Inter.
    Brian Glanville, il celebre giornalista inglese, monta un dossier, ma alla fine la cosa non avrà seguito.

    Venticinque anni dopo Brian Clough parlando di quelle due partite continuerà a dichiararsi convinto della malafede dell’arbitro di Torino, il tedesco Schulenburg, ripetendo le clamorose accuse lanciate nell’incandescente dopo partita quando aveva accusato il tedesco Haller, connazionale dell’arbitro, di aver “suggerito le ammonizioni giuste”.


    Clough, nonostante gli ottimi risultati, è profondamente deluso della situazione in cui si è venuto a trovare, infatti, dopo un paio d’anni esaltanti, attorno al club non avverte più l’entusiasmo di un tempo.
    Clough, che ha creato il Derby a sua immagine e somiglianza ed ha bisogno di sentirsi “padrone”, entra all'improvviso in rotta di collisione con l'ambiente che lo circonda, e
    dopo l’ennesima lite furibonda con il "patron" della squadra, Sam Longson, pianta tutto su due piedi e se ne va assieme al suo collaboratore Peter Taylor.

    Alla base di questo feroce dissidio c’è la strategia del “patron” che vuole puntare ad un incarico nella potente federazione inglese e teme che il comportamento del suo manager, spesso in aperta polemica con la Football Association sulla stampa ed in televisione, possa danneggiarlo, ma soprattutto c’è la gelosia di Sam Longson che ,ogni volta che ne ha l’occasione, sostiene: - “Il Derby County l’ho costruito io, non Brian Clough !” – ed è sempre più insofferente verso le attenzioni, anche ossessive, di stampa e televisione per il suo manager e per Peter Taylor.


    Comincia l'unico periodo buio della sua carriera : prima allena in Terza Divisione a Brighton, poi ,afine stagione, accetta le proposte del Leeds, appena laureatosi Campione d’Inghilterra, che cerca un sostituto a Don Revie divenuto CT della Nazionale, ma lo lascia dopo solo 44 giorni di continui litigi.


    Clough entra in rotta di collisione soprattutto con Billy Bremner, lo scozzese capitano del Leeds.
    Il carattere difficile di entrambi complica le cose e fra i due si apre una frattura che non si sanerà mai più .
    Anni dopo, a proposito di questa vicenda che ne aveva ferito l’orgoglio più di quanto il suo carattere gli consenta di ammettere, Brian Clough dichiarerà :-“Billy Bremner mi fece sentire un intruso, un clandestino ad un veglione di Capodanno.Non credo abbia mai capito quanto mi abbia fatto sentire male. Comunque se fossi rimasto fino all’aprile successivo, avessi o meno vinto qualcosa, anche Billy Bremner si sarebbe convinto che ero un manager all’altezza di Don Revie, anzi migliore.”


    - to be continued -

    IX giornata del Campionato Scarpari & Co. di SS

    9°Giornata del più fantasmagorico e sublime.....e sopratutto comico campionato di calcio italiano stagione 2009/10......
    .dopo lo scempio del 8°Giornata....dove c'è stata la truffa a Roma ai danni della Sampdoria.....squadra pericolosa per il palazzo del calcio.......negli anni scorsi....il pericolo fu la Roma di Spalletti....lo scorso anno la Fiorentina...........l'ultima vittima del palazzo.....lo scorso anno alla Fiorentina gli furono truffati 12 punti.............quest'anno la Sampdoria in 8 giornate gli hanno rubato 4 punti..................COMPLIMENTI..........................

    poi e successo la 3 Giorni di coppe internazionali.......andiamo con l'impresa che ha fatto il MILAN in casa del Circo Barnum.......alias Real Madrid.......partita infarcita da errori di ogni......e successo ciò che avevo previsto..per il Milan era più facile giocare contro il Real Madrid che contro la Roma...............oltretutto il Milan e stato fortunato a trovarsi contro in attacco BENZEMA che HIGUAIN.........BENZEMA e il giocatore più sopravalutato degli ultimi anni........IO lo definisco..””IL CESSO””......

    come molti di voi sanno che definisco il fantasmagorico LUCIO...”IL CESSO””e andiamo al pareggio dell'INTER del monte ingaggi di 500 milioni...pareggiare contro la giovane Dynamo Kiev dal monte ingaggi di 15 milioni...............una buona Dynamo Kiev che ha dato lezione di calcio a San Siro in casa dell'INTER.......provo un po' di tenerezza per il tifoso interista....che paga profumatamente il biglietto per lo stadio per vedere gli avversari giocare.......sia CIPRIOTI.....KAZAKi..UCRAINI.......qualsiasi popolo va a giocare a SAN SIRO......contro la CORAZZATA INTER........fa sempre bella figura dando lezioni di calcio..........

    e LUCIO?........chi si ricorda le mie previsioni su LUCIO ?????......vedere LUCIO e come vedere un film comico...il gol stupendo di LUCIO.....ci ha messo molto impegno poi.....una schiacciata formidabile nella propria porta.....IO HO VISTO TANTE AUTORETI...ma mai cosi belle come quelle di LUCIO.....e il RE delle AUTORETI......in GERMANIA su di lui avevano fatto anche filastrocche..........ricordo un BAYER LEVERKUSEN-JUVENTUS di qualche anno fa..........alla viglia della partita che si giocava a TORINO....un tifoso della Juventus mi domandò””Senti senzasenso ma secondo te ce la fa la Juventus a battere il Bayer””” Io risposi.......se gioca in difesa LUCIO si........perchè di solito 5 volte su 10 gioca per gli avversari.........EHEHEHEH...non l'avessi mai detto.......finì 4-0 per la JUVENTUS.....con LUCIO sugli scudi.............io non lo so.....MA io non ho mai visto un difensore farsi dribblare dal palo della luce TREZEGUET.....LUCIO fu capace di farsi dribblare sullo stretto da TREZEGEUT.............IO QUEL GIORNO mi feci molte risate...perchè LUCIO lo seguo da ANNI...fin dai tempi delle sue imprese in BRASILE........lo seguivo perchè molte squadre chiesero informazioni su questo giocatore..................................ma una PAPERA indimenticabile di LUCIO fu ai mondiali in COREA nel 2002....ben 7 anni fa....in un INGHILTERRA-BRASILE..........regalò un gol all'INGHILTERRA.......lisciando il pallone........un LISCIO simile a quello visto a SAN SIRO contro la DYNAMO.......ehehheheheh.........AZZZ......LUCIO......LUCIO..........sono contento che sei venuto anche tu in ITALIA..........almeno in molti potranno vedere i tuoi PREGI...............

    poi c'è stata la mitica JUVENTUS di CIRETTO e del CLAN dei NAPOLETANI..........con ingaggi da 400 milioni di EURI.......battere con gran fatica il MACCABI HAIFA con ingaggi da 20 milioni......l'unica cosa che salvo della magistrale partita della JUVENTUS...e solo GIOVINCO.....che saltava gli avversari come birilli....INFATTI..GIOVINCO e sprecato in questa JUVENTUS....e sprecato per il calcio italiano.....GIOVICNO e un giocatore da ARSENAL....da BARCELONA....e un giocatore per platee che AMMIRANO i giocatori velocissimi e dribblomani...................CIRETTO lo ha messo in campo..dandogli come punto di riferimento il PALO DELLA LUCE......ALIAS TREZEGEUT....................................GIOVINCO ha bisogno di giocare con VAN PERSIE come centravanti......oppure MESSI......tutti giocatori che danno del tu al pallone..............CIRETTO non ne azzecca una...........giocano DIEGO...CAMORANESI e GIOVINCO per dare fantasia......e poi mette un PALO DELLA LUCE in attacco....uno che non sa neanche difendere la palla..non sa dribblare..non sa fare l'uno due.....non si muove nello spazio............ma CIRETTO a te chi ti ha dato la patente da allenatore?????COBOLLI o il fratello GIGLI?.....azzzz in quei casi..con tre fantasisti..devi mettere in attacco un giocatore che parli la stessa musica........

    poi c'è stata la FIORENTINA del monte ingaggi da 30 milioni di euri l'anno........vincere in UNGHERIA contro un DEBRECEN da 10 milioni di ingaggio.......in questi giorni ricevo molte EMAIL di chi mi critica....per la DEMAGOGIA sui QUATTRINI.....altri invece mi ringraziaROMA e FIORENTINA che vendono e poi comprano.......nel senso...compro a 1 e vendo a 10..................poi ci sono i FESSI di INTER e JUVENTUS che comprano a 10 e vendono a 1................e non riescono neanche a tirare in porta contro le squadre inglesi...................

    Poi c'è stata la EUROPA LEAGUE........con una LAZIO a due facce contro un buon VILLAREAL......La Lazio e un ottima squadra ma come avevo detto a LUGLIO 2009.......la società doveva rinforzare la difesa.....Partendo ROZENHAL....doveva ingaggiare un difensore.....la scelta giusta come aveva detto SENZASENSO...era LUGANO..l'uruguayano.....un difensore giusto per la difesa della LAZIO......BARONIO sta facendo 67 partite in un mese.......troppo......poi c'è stato il GENOA contro un volenteroso LILLA.............un GENOA in debito d'ossigeno........la cosa grave che rispetto all apartita contro l'INTER dove ha subito 3 gol da COMICHE...rispetto alle 5 subite...............ricordiamo che il GENOA contro l'INTER ha giocato in attacco...e l'INTER di contropiede.....cosa BIZZARRA.......di solito e la provinciale...alias GENOA a dover giocare di contropiede.......in ITALIA nel campionato italiano c'è AMBIGUITA.............il LILLA che ha ingaggi del 350% in meno della corazzata INTER.....ha fatto 3 gol..........di cui 1 di testa...uno in mischia e uno da campione di SLALOM........un 18 enne belga..di nome HAZARD......prende palla da centrocampo...dribbla l'intera difesa del GENOA..e si presenta da solo davanti ad AMELIA.......in PATRIA a LILLA....hanno tirato fuori le FANFARE e le CORNAMUSA...più CORNA che MUSA........e suonano la LILLESE per le strade..........


    ma la grande impressione l'ha fatta la ROMA che in INGHILTERRA...a LONDRA....in casa del FULHAM.....fa un 2° tempo impressionante........SCHIACCIA 10 giocatori del FULHAM dentro la sua area e li prende a PALLOTTOLATE.........AHHHHHH......quando vedo IMPORRE il proprio GIOCO...schiacciare l'avversario.....farlo girare come una trottola......POSSESSO PALLA...TORELLO.......SOFISTICAZIONI TECNICHE.........(anche troppe).........SOFISTICAZIONI TECNICHE nel calcio vuol dire......FARE SEMPRE qualcosa per il pubblico........come VUCINIC che danza sul PALLONE......con quei suoi giochetti....MENEZ che salta giocatori come birilli.......GUBERTI da ex giocatore di SERIE B....va a LONDRA e sulla fascia sinistra e poi successivamente fascia destra si porta a passeggio gli AVVERSARI............GUBERTI non si sapeva dove kazzo giocava........lo trovavi sulla fascia destra....e 35 secondi dopo...sull'ala sinistra...........HO VISTO giocare il mio calcio.............il calcio by senzasenso.......SENZA ATTACCANTI......tanti GIOCOLIERI.............QUESTO ha PORTATO il FULHAM a non capire più un KAZZO........infatti l'unica soluzione e fare DENSITA...................................molti di voi diranno DENSITA che significa.................vuol dire FARE MASSA di UOMINI dentro uno spazio di 30 metri..........QUESTO PORTA a COPRIRE anche i Buchi di KULO....ci e voluto un EURO GOL dell'ex giocatore del SASSUOLO in SERIE B.....ANDREOLLI...con un tiro a eliminare la ragnatela dall'angolo d'incrocio della porta.....una tiratina d'orecchie a RANIERI........nel 1° tempo......ha capito dopo 45 minuti..che dovevaessere MENEZ il giocatore di PESO........PESO in tendo nel vostro linguaggio da incompetenti di calcio....che DICONO che in ATTACCO ci vuole un attaccante di PESO......MENEZ infatti fa il TREZEGUET della ROMA contro il FUHLAM.......................la differenza tra i due...che MENEZ e un centrocampista offensivo................IMMAGINATEVI..........i giocatori del FUHALM alti 3 metri per 120 kg.........avevano VITA FACILE contro il TREZEGUET di turno......alias OKAKA......................poi si trovano di fronte giocatori FANTASMA.................alias MENEZ come punte centrali.......ovvio che i SPILUNGONI....non ci capivano un KAZZO..........MI SOFFERMO su ROMa-FUHLAM....perchè ho visto il CALCIO che io INTENDO..............SCHIACCCIARE l'avversario.........IMPORRE il GIOCO..........giocare solo palla a terra....velocità..sovraposizioni......GIOCO SENZA PALLA..................fondamentale.......il GIOCARE SENZA AVERE IL PALLONE TRA I PIEDI......il cosidetto MOVIMENTO SENZA PALLA........................difesa aLTA....una DIFESA alla RANIERI..........squadra corta...sui 30 metri.......un grande TORELLO.......con scambi di FASCIA....intendo......lanciare con il RADAR il pallone da fascia destra a fascia sinistra.....e come se ODDO del MILAN con un lancio da 50 metri...........con il RADAR va a mettere palla sui piedi di ZAMBROTTA dall'altra parte....................................NEL CALCIO si vede raramente.....MA e FONDAMENTALE..........continui passaggi da fascia sinistra a fascia destra......per spostare il MURO di UOMINI AVVERSARIO da destra a sinistra................................per concludere..................in EUROPA bisogna imporre il GIOCO........................ci sono squadre che SCHIACCIANO l'avversario per giocare bene........ci sono squadre italaine che hanno bisogno di giocare di contropiede....tipo INTER......perchè non sa IMPORRE il GIOCO non avendo giocatori tecnici................a parte SNAJDER....SNAJDER e giocatore adatto per la ROMA......ma non e adatto per l'INTER..........perchè CORRE TROPPO all'INTER......perchè e l'unico a portare la CROCE......................la differenza tra il centrocampo di INTER..JUVENTUS contro il centrocampo di MILAN e ROMA.......la TECNICA........................INTER e JUVENTUS sono centrocampisti che devono rubare palla.................MILAN e ROMA sono centrocampisti che devono farsela rubare........quindi che IMPONGONO il GIOCO.............IO CERCO sempre di insegnare il calcio che tutti gli altri non vogliono insegnare.............MI SCOMPISCIO DALLE RISATE...quando sento dire in ITALIA.......che INTER e JUVENTUS sono squadre di MUSCOLI...................................FORTISSIME........GRANDE PROVA DI FORZA.........MA FORZA DI CHE...qualche scoreggia più potente?........in EUROPA.....INTER e JUVENTUS dove devono imporre il gioco....non possono perchè tendenzialmente sono squadre che devono rubare palla..........................non vedrai mai INTER e JUVNETUS andare a LONDRA e schiacciare l'avversario dentro la propria are adi rigore e PALLEGGIARE palla a terra da destra a sinistra......................................La JUVENTUS contro il MACCABI poteva farlo.........lasciare in tribuna TREZEGUET......e giocare anche con GIOVINCO da centravanti.........KAZZO sai quanti calci di punizioni e probabili RIGORI........oppure DIEGO centravanti..............IMPORRE il GIOCO.......RICORDATEVI..........e imparate......ci sono squadre che a centrocampo hanno solo rubapalloni..........poi ci sono squadre che a centrocampo hanno i nascondipalloni...............sono due cose differenti..............................