Due match in 4 giorni in una Roma sempre più bianconera ma poche soddisfazioni per la squadra e per l'esercito dei suoi tifosi. Conte esagera nel perpetrare militarmente la regola del turnover di Coppa anche a casa della rivale più agguerrita e viene punito a dieci dal termine dal temuto contropiede giallorosso, storia di una cronaca attesa e puntualmente avvenuta. Eliminati nel giorno della farsa Thoir-Moratti, una coppia di gaggi atomici, comici da cinepanettone, mestieranti (ex miliardari) del pallone. Quattro giorni dopo, avvelenati per il come e per il perché torniamo all'Olimpico per fare bottino pieno, perché in Coppa la Juve 2 perché il campionato e' l'obiettivo numero 1. Infatti Buffon pensa alla D'Amico e compie in 25 minuti due cazzate semi letali con la seconda che gli costa addirittura un rigore con rosso diretto. Juve in bambola, o meglio semibambola fino al 45esimo, poi qualche fulmine nello spogliatoio ha destato l'animus pugnandi della truppa. Dieci contro undici ma non pareva, Lazio che giocava di rimessa anche se in superiorità numerica, pareggio con capocciata da campi di periferia del bel Fernando, ancora Tevez per quello che mi ha fatto urlare al 2-1, poi un po' di culo e di Storari a salvare il risultato. Striscia interrotta ma Juve da guerra e ancora di più capisco perché il 3-5-2 e' ormai lo schema più giusto per offendere, dominare in mediana e non rischiare nei contropiedi avversari. Anche in 10 col 3-5-1 la Lazio ha creato poco o nulla sugli esterni, e' stata molto più pericolosa quando Conte ha arretrato Lichsteiner per giocarsela di più davanti in una sorta di 4-3-2. Va beh coi numeri ci siamo intrecciati, l'essenziale e' proseguire la corsa verso il 32esimo. Avanti Juve, la Lotta continua !
Bertino sessantottino pugnandino