
MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB
Il blog del tifo juventino mistico happelliano
... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono
... contiene espressioni di superbia, arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...
... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...
martedì 31 marzo 2009
La Prima Volta.

lunedì 30 marzo 2009
Radici & Fasioi

Dosi per 4 persone:
300gr. Fagioli Borlotti di Lamon
1 costa di sedano
1 cipolla piccola
1 carota piccola
1 testa d’aglio
1 ramoscello di rosmarino
4 filetti d’acciuga
sale, pepe q.b.
Mettere a bagno i fagioli per 16 ore.
Mettere in una pentola con molta acqua fagioli, sedano, cipolla, carota, sale e pepe.
Cuocere il tutto per circa un’ora, senza mai mescolare.
In un tegame mettere olio d’oliva extra vergine e tagliare l’aglio in camicia di traverso, farlo rosolare, togliere l’aglio e intingere il ramoscello di rosmarino per pochi secondi. Togliere dal fuoco, aggiungere le acciughe e con una forchetta, sminuzzare fino a scioglierle; a questo punto è passata un’ora e i fagioli sono pronti.
Togliere tutta l’acqua e metterla da parte, schiacciare i fagioli con forchetta e schiumarola.
Aggiungere il sofritto e mescolare bene, aggiungere eventualmente un po’ dell’acqua tolta precedentemente a seconda della densità dei fagioli.
Da ricordare che i radici e fasioi vanno mangiati con la forchetta e perciò i fagioli devono essere densi in maniera da rimanere attaccati al radicchio.
Il radicchio rigorosamente Trevigiano.
venerdì 27 marzo 2009
Calcio nelle palle 3 - Maradona: "Pelè ha perso la verginità con un uomo"
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Uno dice che l’altro è un cattivo esempio, l’altro gli risponde tirando in ballo storie personali più o meno note.
Se Pelé quindi dice che Diego Armando Maradona è un cattivo esempio per i giovani per i suoi trascorsi con la droga, il ct della nazionale argentina replica ricordando che O'Rei «ha perso la verginità con un uomo».
Una storia per la verità che in passato è circolata più volte, ma sentirla dalla bocca di Maradona ha fatto trasalire i cronisti che hanno assistito alla conferenza stampa tenuta dal Pibe de Oro alla vigilia del match contro il Venezuela per il girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali di Sudafrica 2010.
Senza Senso ha sempre ragione.
Le inchieste della minkia - l'importanza delle riunioni di gabinetto

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Partendo da questo assunto, e dalla consapevolezza che va ancora bene quella serale, ma quella notturna normalmente è sintomo di mal di pancia, meditavo.
Qualcuno di voi è in grado di non dotarsi di ausilio alla bisogna di espletare il bisogno?
Da piccolino fu Paperino Mese..o I grandi Classici di Walt Disney...
Poi vennero i fumetti, da Dyland Dog a Gordon Link, passando per Zagor e Tex Willer...
Crescendo ci fu la sostituzione con il quotidiano...e la migliore opera d'arte la compivo sempre di martedì, leggendo tutti i risultati calcistici e non delle squadre della provincia pavese pubblicati sul quotidiano locale (La Provincia Pavese, appunto!), che lunedì non usciva nelle edicole...
Da una decina d'anni il problema è diventato: come fare sul posto di lavoro?
Fortuna che la tecnologia ha il suo perchè, e il cellulare sempre appresso mi aiuta...di quelle partite di sudoku...
E voi? Con cosa vi aiutate?
Lo so, argomento un po' di merda...
Mason Merton
giovedì 26 marzo 2009
American Staffordshire Terrier ossia la guardia del corpo di Mariello




CODA
ARTI
PELO
COLORE
PROPORZIONI
DIFETTI
Potente, agile, dolce, pigro….potrei andare avanti per 10 righe nel descrivere la mia Meg (al secolo Alma de Avana Atena).
Dagli scontri “ideologici” con il resto delle persone che vedono in lei il cane killer a chi la adora perché la conosce veramente.
Ha ormai quasi 3 anni e convive pacificamente con Spyke, il labrador biondo di mia moglie…
Si sono chiariti subito “caninamente”, lei da brava donna domina e lui sta tranquillo al suo posto.
Con lei, visto che oltre che appassionato vorrei evitare guai con la giustizia ;O) ho iniziato subito l’inserimento nella civiltà moderna, sin da cucciola socializzandola con esseri umani, carrelli della spesa, sacchetti, donne con gli asciugamani in testa, bambini ecc ecc al fine di evitare “shock” a lei e reazioni sgradevoli dovute alla novità dell’evento.
Meg è la mia compagna inseparabile per boschetti e campagne, silenziosa perciò impagabile.
La sua anima terrier si esalta all’odore del selvatico e non è raro che parta lancia in resta in tane sotterranee per stanare topi, nutrie e quant’altro.
Il suo lato bull però compare non appena qualche altro cane prova a sottometterla anche solo con la postura: “amico, non ci provare, non cerco rogne ma nel caso sono pronta!”
D’altronde …dal 1936 si chiamano così in seguito a diatribe in America per allontanare anche solo dal nome il pit (il dannato recinto in cui scellerati individui compensano la loro scarsa virilità con quella dei loro cani)…ma altro non sono che American pit bull terrier.
La sua testardaggine è leggendaria in famiglia, così come la sua dolcezza…è nota infatti come “lingua languida”…
Anch’io, come GT, ho subito messo in chiaro chi “porta i pantaloni” in casa…e da allora non ho mai avuto un problema.
NOTA
Non consiglierei un american a tutti..ma tutti prima o poi dovrebbero avere un american.
mercoledì 25 marzo 2009
Il post dei nottambuli
Vedo che alcuni di voi sono ancora in circolazione quindi chi volesse minkieggiare lo faccia qui. Ciao Gotta e ciao SM...
.. approposito.. chiccazz'è darfur.. il nuovo grande giovane gioiello del centrocapo che il mago O'Neill vorrebbe al Villa, mentre il nostro Castagnini cieco dalla nascita non lo ha mai visionato perchè amico di Moggi e di Mazzini, ma poi dissero che era scarso e lo sostituirono con Fioretti?


Vi regalo anche un WOMAN REMOTE CONTROL... fatene buon uso...

Mason al Lago di Tovel


Mia moglie ancora allattava la piccola, così le nostre escursioni dovevano obbligatoriamente contenersi entro intervalli di tempo di 2 o 3 ore.
Ma il lago di Tovel era troppo vicino per lasciarselo scappare.
Così con tanto di Paris ce ne salimmo al lago alle ore 13 di un giorno di luglio, per rientrare alle 17.
Dopo i 6 km di passeggiata nel lungo lago sotto il sole cocente, la mia splendida pinscherina era devastata e cercò di prosciugare il lago (vedi foto).
Rientrati in appartamento, per le successiva 16 ore non volle uscire da sotto il lettone dove aveva cercato riposo…nemmeno in calore l’ho vista più in quelle condizioni….^__^
In effetti tutto così in fretta aveva spossato un po’ anche il sottoscritto…ma un po’ di canederli, la mortandela, una luganega e un formaggio di capra di cui non ricordo il nome, nonchè una bottiglia autoctona di Gropello, non ci misero molto a rimettermi in sesto…
Forza Juve.
I love Dolomiti…
La nazionale della parte destra

... della classifica ovviamente.
Che ne pensate delle bizzarre convocazioni di Lippi e come schierereste gli azzurri nelle prossime sfide?
Io così:
..............................AMELIA
MOTTA ...CANNAVARO... CHIELLINI... DOSSENA
................DE ROSSI............ BRIGHI
...............................PIRLO
PEPE..................IAQUINTA.............DI NATALE
I CONVOCATI - Questa la lista dei 23 azzurri:
PORTIERI: Amelia (Palermo), Buffon (Juventus), De Sanctis (Galatasaray). DIFENSORI: Bocchetti (Genoa), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Dossena (Liverpool), Gamberini (Fiorentina), Grosso (Lione), Motta (Roma), Zambrotta (Milan)
CENTROCAMPISTI: Brighi (Roma), De Rossi (Roma), Foggia (Lazio), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pirlo (Milan)
ATTACCANTI: Di Natale (Udinese), Iaquinta (Juventus), Pazzini (Sampdoria), Pepe (Udinese), Quagliarella (Udinese), G. Rossi (Villarreal).
nella foto: spazzini (ahahahahahahahah)
Pastore Belga: Joy & Co.

Il pastore Belga è una razza molto antica, ma soltanto nel 1891 fu selezionato dal professor Reul, della scuola veterinaria Belga. Esistono più varietà di Pastore Belga, Groenendael, Malinois e Laeknois, Tervueren. La prima è la più diffusa, ha il pelo lungo e nero, talvolta con segni bianchi, è stato creato dall'allevatore Nocola Rose, che abitava a Groenendael vicino a Bruxelles. Il Malinois ha il pelo corto di colore fulvo carbonato con maschera nera, mentre il Laeknois ha il pelo duro con mantello secco color fulvo rossastro con sfumature nere. Il Tervueren ha il pelo di colore fulvo carbonato, grosso e con maschera nera sul muso
Prima di Joy, ho avuto un altro pastore belga sempre di Groenendael, Urka ha vissuto fino a 18 anni.
The Myst

E poi non vedetelo, fatevi un altro regalo.
L'inizioè interessante con l'allegra famigliola madre, padre e figlio separati prima da normali necessità quotidiane, fare la spesa, e poi da una fitta nebbia (c'è unanebbiadellamadonnachenon sitaglianeanchecolcoltellooooo - cit.) che imprigiona babbo e figlio in un supermarket.
L'occulto misticismo che la nebbia imprime agli inebetiti clienti del market è assai efficace, fino a quando non cominciano a spuntare i primi tentacoloni all'acido solforico.
Da qui in poi il film prende una piega lovecraftiana di bassissima lega, con spunti antisionisti quando una becera donna delle pulizie invasata dell'antico testamento e dell'apocalisse inizia a soggiogare gli acquirenti con premonizioni di fine del mondo e necessità di sacrifizi umani.
... anche questo ci può stare...
...ma il finale no...
... questi finali del cazzo, ad un padre di famiglia non li dovete proporre... mai....
Dettagli e spoiler solo a richiesta...:-)
martedì 24 marzo 2009
Il gol più bello, il gol più emozionante
Quali sono per voi i gol più belli che vi ricordate?
e quelli che più vi hanno emozionato?
Più bello, per me, uno di zidane contro l'aiax a torino, semifinale di champions, il più emozionante il pareggio di laudrup dalla linea di fondo nella coppa intercontinentale a tokio... contro l'argentinos juniors... che partita... e a che ore della notte...:-))
a voi....
Beccantini & Co.
e quali sono le trappole? perchè mi pare al contrario che ranieri nelle difficoltà e negli imprevisti lavori benissimo... e cosa vuol dire orientate?? orientate da chi? ambiguo...
In altri tempi, una Roma così a tocchi probabilmente se la sarebbe cavata.
con chi, con chi se la serebbe cavata...e in altri tempi quando, quando alla juve c'era capello? o quando capello era alla roma... non si capisce...
Non stavolta. Non contro «questo» Iaquinta, superbo domatore dell’Olimpico.
e chi si è giocato il microfono per farlo scendere in campo al posto del capobanda Trezeguet...?? Del Piero?
Iaquinta è un acquisto azzeccato della nuova proprietà (uno dei pochi, con Amauri e Sissoko bravo dimenticati di manninger, mellberg, salieamici, assieme ai rientri di giovinco, de ceglie e marchisio...) e, di conseguenza, non piace ai «discoli» dei blog. Per tremendismo e generosità ricorda Ravanelli, e sono sicuro che avrebbe fatto la sua figura anche nel forbito arsenale della Triade.
questo lo si scrive tutti da due anni ovunque, non c'è un solo pirla juventino su 3856 forum che non abbia scritto questa cosa almeno una volta....problemi di memoria....
Infortuni, squalifiche: ci sono occasioni che vanno colte al volo. Sarà poi la storia a mettere in fila gli aggettivi: e perché una stagione della Juve possa dirsi «strepitosa», con tutto il rispetto, non basta aver scavalcato il Milan, non è sufficiente essersi arresi, con onore, al Chelsea. Serve altro, e Ranieri lo sa.I bianconeri portano via uno scarto obeso ovvero? non meritato? perchè un aggettivo dispregiativo per raccontare un bellissimo 4 a 1???e il quinto successo consecutivo.
La differenza, l’hanno scavata le rose e l’approccio.hai appena scritto che la società ha fatto 3 soli acquisti buoni... te ne sei dimenticato?? ma son solo 3 righe fa!!!
Non può essere soltanto un caso se Spalletti, in vita sua, non ha mai battuto la Juve. dai che ci arrivi, e quindi...???
Bravo Ranieri a resistere alla tentazione di sdoganare subito Nedved. È ripartito dalla fasce «bolognesi», Salihamidzic a destra e Giovinco a sinistra. Con Giovinco, il problema non sarà mai il cerino col quale accendere il fuoco, ma la legna con cui alimentare la fiamma. Fuor di metafora: la continuità, non la qualità.
ma se da mesi sostieni che la rosa non ha qualità.... mah...
Oggi, Inter-Reggina. L’ordalia del sabato sera sfila dalla racchetta di Mourinho il match-point per liquidare la pratica-scudetto. La Juve torna a meno quattro, in attesa di ripiombare a meno sette: la grande fiducia di un vero tifoso juventino... mah...difficile, in Italia, che dal cozzo casalingo fra la prima e l’ultima in classifica possa uscire un risultato diverso dall’uno fisso.
la roma ha perso uno scudetto perdendo in casa contro il lecce retrocesso all'ultima giornata.... la juve ha perso a perugia... per dirne due di tante...ma forse è un problema di memoria che vacilla...
Beccantini rivisto e corretto da Yoda
lunedì 23 marzo 2009
Un telefono per Minkione-Pelù.
Thor!!!
- Cuore Villans.
- A Roma ha comandato lui la difesa.
- E' un parametro zero.
- Lo ha voluto Ranieri.
- Lo ha comprato Secco.
- Lo ha pagato Blanc.
- Lo ha benedetto Cobolli.
- Lo ha juventizzato Gigli.
domenica 22 marzo 2009
Roma Juve? ne avemo fatti 4 e annamo a casa - Gottama Reloaded

Buffon 6,5 - Un paio di tiri sporchi gli evitano di mettersi in coda per il sussidio di disoccupazione
Grygera 5 - Sarebbe opportuno fargli un rabbocco di benzina, se non fosse possibile, meglio fermarlo ai box per un po'
Molinaro 6 - Come al solito, meglio la fase difensiva, ma contro la Roma B non sfigura neanche in attacco
Mellberg 7 - Neanche uno spiffero in difesa, in attacco un gol pesante come una mazzata di Odino
Chiellini 7 - La maschera funziona come il paraocchi per i cavalli, non si distrae mai dall'obiettivo
Salihamidzic 6 - Fa il suo senza sbavature, ma anche senza troppi acuti
Poulsen 7 - Il suo nome dovrebbe essere cassaforte. Ha una percentuale di passaggi riusciti pazzesca, anche se alcuni sono facili facili, e ci accoppia lo sradicamento di palloni dai piedi altrui. Se avesse anche il lancio sarebbe argentino o brasiliano, invece è danese.
Tiago 5 - In involuzione, da lavatrice a (ri-)bradipo
Nedved 7 - Un giocatore così non può smettere. Magari può giocare solo gli ultimi 20 minuti, ma io lo terrei ancora in squadra.
Giovinco 7,5 - Da quando ci sono gli ecoincentivi, il nano a metano funziona anche col carburante per i razzi. Vale il prezzo del biglietto da solo.
Del Piero 6 - Quando smette di giocare per sè stesso diventa una spalla ideale per il nano a metano.
Iaquinta 7,5 - Capitalizza tutto quello che passa dalle sue parti, non alza mai la voce e duetta con il nano a metano come se giocassero insieme da quando erano in culla.
Ranieri 8 - a lui mancano Manninger - Legrottaglie - De Ceglie - Marchisio - Sissoko - Zanetti - Amauri e gli è sempre mancata mezza squadra per tutto il campionato, e mentre tutti compiangono Spalletti, schiera una formazione perfetta e azzecca tutti i cambi, compreso quello di Trezeguet, che infatti non entra.
venerdì 20 marzo 2009
Roma-Juventus



Sgoccioli di un Comico Campionato
giovedì 19 marzo 2009
Ma io non lo conoscevo bene.
Ma cazzo e vaffankulo..... non si può....
Questi gli ultimi saluti degli amici di uBC ad un membro dello staff, Mauro, che nella realtà vera, quella in cui neanche noi ci conosciamo, beh, in quella stupida realtà ha avuto la pessima idea, non sua peraltro, di morire.
Ma io non lo conoscevo bene, neanche via email essendo parcheggiato fuori da uBC da un po' .
Ciò nonostante da quando ho letto il messaggio della notizia, ho sovente il nodo alla gola e abbraccio i miei figli e mia moglie appena posso... perché questa cazzo di vita, scusate, ce la può tirare nel didetro in ogni momento, e quindi ogni momento diviene IL momento.
Proprio quello lì è quello da vivere, senza sperperarne nemmeno uno.
E io non lo conoscevo bene, e ora sento il peso di aver gettato la possibilità di conoscere una persona, che anche solo andandosene è capace di dirmi e di farmi capire una delle cose più importanti della vita, che noi tutti sappiamo ma che per svariati motivi a volte o spesso ignoriamo.
Io non ti conoscevo bene, Mauro, forse è per questo che mi manchi.
Un ultimo, ma è anche il primo, pensiero, va ai genitori di Mauro, se sono al mondo.
Perché i genitori non dovrebbero mai sopravvivere ai propri figli... mai mai mai mai...
...e ora si parli d'altro, anzi adesso tutti mi raccontate chi cazzo siete voi, cosa fate per vivere, le vostre paranoie, le vostre passioni e i vostri hobbi, sia che io li conosca sia che non li conosca...
perchè non voglio mai più scrivere "io non lo conoscevo bene"...
mercoledì 18 marzo 2009
Il piccolo esopo - ubriaKi
NERAZZURRO TENEBRA
La ripropongo sapendo di fare cosa gradita ai tanti amici rancorosi tifosi di serie C...
NERAZZURRO TENEBRA
di Alessandro Gilioli
Questa intervista è stata pubblicata sull'Espresso col titolo Pasticca Nerazzurra. Alla sua pubblicazione Giacinto Facchetti era ancora in vita (g.d.m.)
Sono campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano quelli che passeranno, uno dopo l'altro, in un'aula del tribunale di Roma a parlare di doping. Come Giacinto Facchetti, splendido terzino sinistro e oggi presidente dell'Inter; o come Sandro Mazzola, Mariolino Corso, Luis Suarez. E ancora: Tarcisio Burnich, Gianfranco Bedin, Angelo Domenghini, Aristide Guarneri. Tutti chiamati a testimoniare da un loro compagno di squadra di allora, Ferruccio Mazzola, fratello minore di Sandro, che vuole sentire dalla loro voce - e sotto giuramento - la verità su quella Grande Inter che negli anni '60 vinse in Italia e nel mondo. «Non l'ho cercato io, questo processo: mi ci hanno tirato dentro. Ma adesso deve venire fuori tutto», dice Ferruccio.
A che cosa si riferisce, Mazzola?
«Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno "il caffè" di Herrera divenne una prassi all'Inter».
Cosa c'era in quelle pasticche?
«Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...».
Suo fratello?
«Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...».
A chi si riferisce?
«Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione...».
A parte Picchi e forse Tagnin, gli altri sono nomi meno noti rispetto ai grandi campioni.
«Perché le riserve ne prendevano di più, di quelle pasticchette bianche. Gliel'ho detto, noi panchinari facevamo da cavie. Ne ho parlato per la prima volta qualche mese fa nella mia autobiografia [Il terzo incomodo], che ha portato al processo di Roma».
Perché?
«Perché dopo la pubblicazione di quel libro mi è arrivata la querela per diffamazione firmata da Facchetti, nella sua qualità di presidente dell'Inter. Vogliono andare davanti al giudice? Benissimo: il 19 novembre ci sarà la seconda udienza e chiederemo che tutti i giocatori della squadra di allora, intendo dire quelli che sono ancora vivi, vengano in tribunale a testimoniare. Voglio vedere se sotto giuramento avranno il coraggio di non dire la verità».
Ma lei di Facchetti non era amico?
«Sì, ma lasciamo perdere Facchetti, non voglio dire niente su di lui. Sarebbero cose troppo pesanti».
Pensa che dal dibattimento uscirà un'immagine diversa dell'Inter vincente di quegli anni?
«Non lo so, non mi interessa. Se avessi voluto davvero fare del male all'Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere...».
Ma era solo nell'Inter che ci si dopava in quegli anni?
«Certo che no. Io sono stato anche nella Fiorentina e nella Lazio, quindi posso parlare direttamente anche di quelle esperienze. A Firenze, il sabato mattina, passavano o il massaggiatore o il medico sociale e ci facevano fare delle flebo, le stesse di cui parlava Bruno Beatrice a sua moglie. Io ero in camera con Giancarlo De Sisti e le prendevamo insieme. Non che fossero obbligatorie, ma chi non le prendeva poi difficilmente giocava. Di quella squadra, ormai si sa, oltre a Bruno Beatrice sono morti Ugo Ferrante (arresto cardiaco nel 2003) e Nello Saltutti (carcinoma nel 2004). Altri hanno avuto malattie gravissime, come Mimmo Caso, Massimo Mattolini, lo stesso De Sisti...».
De Sisti smentisce di essersi dopato.
«"Picchio" in televisione dice una cosa, quando siamo fuori insieme a fumare una sigaretta ne dice un'altra...».
E alla Lazio?
«Lì ci davano il Villescon, un farmaco che non faceva sentire la fatica. Arrivava direttamente dalla farmacia. Roba che ti faceva andare come un treno».
Altre squadre?
«Quando Herrera passò alla Roma, portò gli stessi metodi che aveva usato all'Inter. Di che cosa pensa che sia morto il centravanti giallorosso Giuliano Taccola, a 26 anni, durante una trasferta a Cagliari, nel '69?».
Ma secondo lei perché ancora adesso nessuno parlerebbe? Ormai sono - siete - tutti uomini di sessant'anni...
«Quelli che stanno ancora nel calcio non vogliono esporsi, hanno paura di rimanere tagliati fuori dal giro. Sono tutti legati a un sistema, non vogliono perdere i loro privilegi, andare in tv, e così via. Prenda mio fratello: è stato trattato malissimo dall'Inter, l'hanno cacciato via in una maniera orrenda e gli hanno perfino tolto la tessera onoraria per entrare a San Siro, ma lui ha lo stesso paura di inimicarsi i dirigenti nerazzurri e ne parla sempre benissimo in tv. Mariolino Corso, uno che pure ha avuto gravi problemi cardiaci proprio per quelle pasticchette, va in giro a dire che non mi conosce nemmeno. Anche Angelillo, che è stato malissimo al cuore, non vuole dire niente: sa, lui lavora ancora come osservatore per l'Inter. A parlare di quegli anni sono solo i parenti di chi se n'è andato, come Gabriella Beatrice o Alessio Saltutti, il figlio di Nello. È con loro che, grazie all'avvocato della signora Beatrice, Odo Lombardo, ora sta nascendo un'associazione di vittime del doping nel calcio».
Certo, se un grande campione come suo fratello fosse dalla vostra parte, la vostra battaglia avrebbe un testimonial straordinario...
«Per dirla chiaramente, Sandro non ha le palle per fare una cosa così».
E oggi secondo lei il doping c'è ancora?
«Sì, soprattutto nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini...».
I ragazzini?
«Ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto».
Pubblicato Aprile 22, 2007martedì 17 marzo 2009
La Juve che Vorrei ...

Nuovi acquisti Cassano e D'Agostino
Difesa storica, inutile toccare la linea difensiva tra le più forti d'Europa.
Sissoko con D'Agostino a fianco. Ordine e aggressività.
Marchisio Play, ma con affianco Giovinco e Cassano a fare casino e cambiare continuamente posizione.
Amauri in avanti ma che può scambiarsi coi due pazzi.
Ora tocca alla vostra.