MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB
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lunedì 8 settembre 2008
RICORDI IN ... BIANCO E NERO - parte 2a
C'era però un problema e non di poco conto, la TV, come il
frigorifero, la lavatrice e per non parlare della lavastoviglie ancora
lungi dall'essere partorita dalle menti degli inventori, era raramente
reperibile nelle case dell'epoca.
E allora ci si ingegnava in tutti i modi, ad esempio facendosi
amico il figlio del facoltoso del paese, pochi per la verità, o
radunadoci sotto il tavolo della sala da pranzo a mo' di tenda
indiana e per non dare …. nell'occhio .. e anche
alcune volte tentando la sorte nei pochi Bar, pardòn Caffè,
o circoli Acli che messi assieme e per la gente che li frequentava
oggi non sfigurerebbero con .."i peggiori bar di Caracas".
Erano infatti ambienti resi inpenetrabili da una cortina fumogena
spessa e maleodorante che gravava ad altezza "uomo seduto"
ma lasciava intravedere il TOTEM ovvero il mitico televisore a
manopole che faceva bella mostra di se, spento, sopra un trespolo alto
non meno di un metro e mezzo e secondo la moda del tempo.
Ora però che eravamo entrati dovevamo trovare il modo di
farlo accendere quel "coso" e la "cosa" era ardua e bisognava
usare tutta l'astuzia e il tatto possibile per riuscire nell'impresa
di convincere il sempre riluttante barista, del resto i bambini
come noi non erano clienti … che consumavano.
Ci guardavamo in giro alla ricerca di qualche sguardo amico o
familiare che perorasse la nostra causa e tra fumi di sigari
e pipe di coccio che bruciavano al loro interno di tutto,
la leggenda parla anche di foglie di geranio secche e tritate
tanto era la penuria pecuniaria, spuntava il vecchio buontempone
che con l'appoggio dei suoi accoliti pronti a farsi gioco di noi
ci ammanniva: "avanti, ditegli che se vi accende la TV quando
muore voi pregherete per lui" e.. puntualmente … fessi e
fuggi fuggi generale per le vie del paese.
Rigorosamente storia vera e segue il filo delle rimembranze
che se avrete la pazienza di leggere sarò ben lieto di
arricchire con altri ricordi ed esperienze.
Tex Willer
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5 commenti:
E' sempre emozionante leggerti caro Tex.
rollarmi un geranio lo devo ancora fare... grazie Tex, è proprio vero che dai vecchi c'è sempre da imparare...
Te li vedi nelle piazze i pusher a spacciare foglie di parigini o zonali? fantastico!!!
Anche se ci sarebbe il rischio che i bellisimi balconi della val Pusteria venissero presi d'assalto da giovani in crisi d'astinenza ...
Granze come sempre zio Tex!
augh
Tex compie sessant'anni ed è giustamente festeggiato in tutta Italia come il fumetto più longevo;
questo se leggete i giornali, ma ne dubito.
Io sono ben lungi (si fa per dire ..)
quindi andiamoci piano col "vecchio" in fondo ho ancora il 5 nella colonna delle decine.
Sigh!! :-))
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