MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

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22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



mercoledì 8 agosto 2012

Casa Pagnozzi - Londra 3/6 agosto 2012



Casa Italia a Londra e' stata per me turista olimpico la brillante e selezionata rappresentazione di cio' che può offrire nel suo peggio la società italiana . Il trionfo della scortesia , il record della lontananza dallo spirito olimpico , l'evidente vittoria della raccomandazione assurta a sistema , dove non conta il servizio ma l'autoreferenzialita' del servizio offerto a se stessi . Un'arroganza che gli inglesi qualificherebbero con un termine forte :
disgusting . 
Ho avuto la fortuna di vedere Londra durante le Olimpiadi , ho avuto la cattiva idea di visitare Casa Italia al Queen Elizabeth Conference Center . Fino a quel momento avevo visto una città viva e scintillante , capace di utilizzare gli impianti esistenti , di non sprecare risorse , di far sparire le auto dalla citta' potenziando uno spettacolare servizio di mobilita' pubblica, una Londra capace di riqualificare con gli investimenti Olimpici aree non così fortunate come quelle che tutto il mondo ammira sbarcando nel westside della città . Ho visto decine di migliaia di volontari per la stragrande maggioranza new british accogliere i turisti , spesso spaesati , con pazienza e cortesia. Ho ammirato le sedi delle delegazioni di Austria,Brasile,Francia, Svizzera e Irlanda dove gli uomini dello sport si facevano ambasciatori e promotori delle bellezze e degli hatu del proprio paese con semplicità ed efficacia certamente avendo a disposizione budget ristrettissimi. 
Poi sono andato a casa Italia e mi e' sembrato di essere capitato su Scherzi a Parte . I nostri prodi rappresentanti hanno scelto una location centralissima su 6 piani di cui solo 3 accessibili al pubblico . L'agenzia del ticketing eventi , tale Jakala , e' gestita con la cortesia e l'efficienza di un ufficio pubblico di quelli che hanno reso la nostra burocrazia tragicamente famosa nel mondo . I due addetti , stante la quasi totale assenza di biglietti per gli eventi sportivi erano preparatissimi nell'uso della tecnica dello 'strillo' . Bersaglio facile,quanto indifeso, il turista in fila . Ho udito queste testuali parole verso : " adesso basta , i biglietti nun ce stanno annateve a fa na passeggiata " . L'unico straniero in coda ( da un buon quarto d'ora ) replicava a bassa voce con un "god damn it" ... 
Al secondo piano del Q.E.C.C. alloggiavano gli sponsor ( intesa , Armani , radio Italia , gazzetta dello sport , Fiat ) , li ho visto la campionessa olimpica del tiro al piattello Jessica Rossi, minuta e grintosa ma con un fidanzato rivedibile, non certo un Magnini , anche se di sicuro molto innamorato della sua campionessa.Vagamente comici i giornalisti e gli addetti alla sicurezza nel loro modo di apostrofare il semplice visitatore . "fatece spazio, sposteteve , adesso no! " . Medaglie d'oro all'olimpiade della maleducazione accompagnati da alcune macchiette con pass al collo dallo stile piuttosto nordcoreano . Ma non avevo ancora visto nulla. 
Al terzo piano di Casa Italia e' "istallata" la parte di promozione dell'Italia agli occhi del mondo , circa 400 metri quadri di eccellenza del Made in Italy . Dai frigo per i gelati alle moto elettriche , dal vino alle ceramiche fino agli oli su tela . Il tutto presentato con la dovizia di particolari e con l'attenzione di una sagra di quarta categoria . Una sola considerazione : Vergognatevi , questi siete voi, l'Italia delle imprese non e' quella barzelletta esposta in modo tanto confuso senza il benché minimo gusto.
Salendo al quinto piano il meno peggio , una mostra fotografica assolutamente asciutta ed essenziale. Poteva essere esposta in qualche località estiva della parte più low cost della riviera romagnola , invece l'hanno portata all'olimpiade di Londra, uno dei pochi posti al mondo dove e' ancora frizzante il mercato dell'arte moderna ( sic! ). Geniali . Unica consolazione , i quadri erano ben allineati e alcune foto pregevoli . Voto 5--. Tutto il resto era area
riservata ai vacanzieri olimpici , tre piani sei , con ristorante chiuso al pubblico , e un area riservata alla stampa di dimensioni che neanche a Casa Brasil , paese ospitante nel 2016 , ho potuto vedere. 
All'ingresso della "Casa" il cordone di sicurezza era in grande stile , e il pezzo forte era rappresentato da un Auditorium per le feste da 500 posti con annessi comici al seguito , Peppe quintale e due volenterosi e simpatici animatori da villaggio uristico . Al tempo della spending review "Casa" italia ha davvero dato un esempio da non seguire . Piu' che una casa un centro vacanze a spese del contribuente . 
La sublimazione di questa fantozziana spedizione di dilettanti spesati allo sbaraglio l'abbiamo subita in occasione della premiazione degli atleti del fioretto maschile . Sul palco un trio meraviglioso : Pagnozzi , Petrucci e il presidente della federazione della scherma Scarso . Lingua italiana , questa sconosciuta !  Oggetto dell'intervento l'autocelebrazione delle meraviglie del Coni , i brillanti risultati dello sport nazionale e , pezzo forte , le prossime elezioni dell'ente .  Il tutto con un Petrucci che non ricordava , vogliamo sperarlo , il nome del ct azzurro della scherma ,quello Stefano Cerioni oro olimpico nell'84 e oggi condottiero di una nazionale che ha portato a Casa Vacanzieri Italia ben 3 titoli olimpici salvando dall'imbarazzo il faraonico numero di uomini e donne a disposizione di sua maestà , il segretario generale dall'incomprensibile eloquio e probabile successore di Petrucci , l'unicum Raffaele Pagnozzi . Il segretario ,rispettato dai suoi travet nello stile con cui Filini e Fantozzi omaggiano il mega direttore galattico , e' sceso "tra noi " comuni mortali per presenziare alla  premiazione dei ragazzi della scherma dedicando buona parte del suo intervento alle prossime elezioni del Coni di cui e'candidato presidente chiedendo al presidente della scherma di non ostacolarne la corsa con un imprevista candidatura spinta dai brillanti risultati della banda guidata da Cerioni  . Il miracolato Scarso , uno che quando parla ci vogliono i sottotitoli quasi che fosse un new italian , ha ovviamente retto il gioco di Superman Pagnozzi. Scena da filmare e trasmettere nelle scuole a futura memoria. Ovviamente la platea di noi peones che erano li per ascoltare le parole dei neo olimpionici , poi arrivate , ha profondamente apprezzato spernacchiando a piu' riprese il megadirettoregalattico . Davvero una Tristezza infinita . In tutto questo contesto da operetta sarebbe stato il caso di far ascoltare a questi dirigenti e ai loro stipendiati accompagnatori , le parole dei ragazzi italiani presenti in platea , per buona parte new british , ragazzi di 28-30 anni dall'inglese stilisticamente perfetto , ragazzi brillantemente impiegati in uffici finanziari , in aziende del settore automotive, in comparti dell'economia privata inglese spesso con ruoli di responsabilità . Pensare che lo sport italiano , espressione di una nazione di 60 milioni di abitanti , sia gestito da simili macchiette fa capire perché i risultati sportivi siano così deludenti e siano esclusivamente legati più alla grande capacita' isolata di gente che non molla , come Cerioni o come gli uomini delle armi sostenuti più da se stessi che dagli enti che dovrebbero supportarli. Pensare poi ad una candidatura olimpica messa in mano a simili elementi completa il brivido dell'orrido . I risultati del nuoto,del canottaggio,dell'atletica,degli sport di squadra imporrebbero a questi signori una sola decisione : cambiare mestiere. Non lo faranno mai , ma mi piacerebbe che tanti italiani sapessero in che mani balla lo sport nazionale , quello che per gli inglesi e' la fonte di ispirazione delle nuove generazioni come recita un sintetico e riuscito motto olimpico presente in tutta la citta' . 
Anche noi abbiamo le nostre fonti di ispirazione , avanti con Pagnozzi, avanti con le marcette , avanti con il codazzo di lacche' , avanti con un agenzia di viaggio da cui da privati cittadini non andremmo mai dopo la prima telefonata di presentazione, avanti con quest'Italia. In fondo il baratro e' vicino .

- Bertino O'Spruzzatore -

99 commenti:

nicecool ha detto...

CVD.

E' il solito paese gestito da coglioni.


Mi dispiace molto per Schwazer, l'ho visto e sentito ieri sera. Era distrutto, un ragazzo fragile, forse troppo rimasto impantanato in una rete micidiale.
Un abbraccio, e mi auguro che ti possa riprendere presto.

KarmaKoma ha detto...

Le responsabilità personali sono tali, doping compreso ... ciò non toglie che trovo al quanto strano che allenatore e federazione fossero all'oscuro di tutto ... non mi convince ... ed in tutti i casi, benché ne dica Petrucci, ne esce male ... ma i giornalai, tranne qualche eccezione, saranno in fila a leccare il culo del Pagnozzi di turno ...

Ed intanto Cerioni è quasi certo che se ne va in Russia ...

SJ ha detto...

Bravo Bertino non potevi fare un quadro più realistico della situazione italiana, e non solo nello sport, oramai siamo così in tutti i settori...
GOD DAMN US

SJ ha detto...

i soggetti che governano tutti gli organismi in italia dallo sport alla politica dall'amministrazione alla giustizia, sono tutti li a spendere a spandere e rubare a random...
autoreferenziali, come hai detto è la parola giusta...

U carcamagnu ha detto...

Ma chi lo stabilisce il codice etico alla juve, carobbio?

U carcamagnu ha detto...

Secondo me se fanno andare via conte, quella sarà la vera fine della juve. Ma la fine fine tipo pro vercelli torino genoa.

U carcamagnu ha detto...

Col cazzo che questa é l Italia.


Questo é il carrozzone romano, venissero a padova a vedere come il pubblico si integra col privato, lo studio con l imprenditoria, la fede con la speranza con la carità.

Anonimo ha detto...

guardate solo chi è il CT di judo della Russia (3 O 2 A 1 B)....

Frenetikus ha detto...

Secondo me se fanno andare via conte, quella sarà la vera fine della juve. Ma la fine fine tipo pro vercelli torino genoa.

La Juve è morta dal 2006...e non è retorica...è un dato di fatto!

SJ ha detto...

non sono daccordo Frenny e nemmeno con te Carca...
Sarà Juve fin quando gli agnelli o simili la deterranno, dopo si dopo potremmo fare la fine della provercelli...

Frenetikus ha detto...

Fratè questi più che agnelli sono capretti...parlano parlano ma non combinano un cazzo! Politicamente sono zero...si fanno inculare con un inettidune disarmante ed in più sovvenzionano economicamente la federazione che ci incula a sangue tutte le volte.
Cazzo togliessero la sponsorizzazione e vediamo come fanno a campare sti merdosi di Petrucci, Carraro e Abete!

Vinovo News Curva Sud ha detto...

girano voci che la federazione e AA avessero fatto un accordo. Salvo Conte, ma scudetto alla Roma, così Moggi diventava definitivamente il Bau-bau e zeman risulta il vincitore....

KarmaKoma ha detto...

Allora piaccia o non piaccia il Coni è una fotografia dell'Italia ... dove ci sono federazioni e persone virtuose e federazioni e uomini di malaffare ....

ha ragione Carca quando dice che nel Nord Est pubblico e privato stanno facendo sinergia e si propongono uniti nei nuovi mercati ... ma allo stesso tempo è vero che chi detta le regole sta a Roma con i petrucci ed i pagnozzi di turno ... come sempre siamo di fronte a più italie ... o forse come sostengo da più tempo ad un'italia che non c'è ...

U carcamagnu ha detto...

Vinovo corri da palazzi a denunciare sta roba sennò ometti.

nicecool ha detto...

Un pensiero alla Ferrari. Vittima dell'idiozia Olimpica, e fa specie che le medaglie siano attribuite per simpatia e non per merito.

nicecool ha detto...

Marchisio: questa maglia ha sempre fame.


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Idolo.

nicecool ha detto...

Un signore al parco non ha raccolto la cacca del suo cane. Conte ha visto la scena e non ha denunciato il fatto. Dobbiamo farlo sapere a Palazzi perchè si tratta indiscutibilmente di omessa denuncia.

KarmaKoma ha detto...

Nice, la Ferrari lo sapeva anche prima della gara come funzionava il punteggio ... hanno rotto i coglioni con ste lacrime per dei quarti posti ... succede ... e prendano esempio da chi è caduto e si è rialzato ... e poi parlano di spirito olimpico ... sempre a fare polemica per ogni troiata ...

KarmaKoma ha detto...

Un signore al parco non ha raccolto la cacca del suo cane. Conte ha visto la scena e non ha denunciato il fatto. Dobbiamo farlo sapere a Palazzi perchè si tratta indiscutibilmente di omessa denuncia.
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:D

ma direi di più ... Conte ha visto una merda non raccolta ... ma doveva fare la denuncia lo stesso ... anche se non sapeva che cane e che padrone ...

KarmaKoma ha detto...

Marchisio: questa maglia ha sempre fame.
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e che cazzo ... di cosa è fatta? di cotone o di pianta pigliamosche?

KarmaKoma ha detto...

guardate solo chi è il CT di judo della Russia (3 O 2 A 1 B)....
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ezio gamba come mangiarotti ... più amati all'estero che in patria ... poi quando crepano tutti a stracciarsi le vesti ... ma andate a fare in culo manica di stronzi ...

U carcamagnu ha detto...

Anzi anzi anzi
conte ha visto la merda
non ha visto chi l ha mollata
Allora la raccoglie per gettarla lui
ma qualcuno lp denuncia perché il cane di conte ha cagato sul marciapiede davanti a 26 passanti

Lapo Orso Capo ha detto...

Questo é il carrozzone romano, venissero a padova a vedere come il pubblico si integra col privato, lo studio con l imprenditoria, la fede con la speranza con la carità.
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hanno da imparare anche da Albignasego

nicecool ha detto...

Nice, la Ferrari lo sapeva anche prima della gara come funzionava il punteggio ... hanno rotto i coglioni con ste lacrime per dei quarti posti ... succede ... e prendano esempio da chi è caduto e si è rialzato ... e poi parlano di spirito olimpico ... sempre a fare polemica per ogni troiata ...

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Ma chi gareggia non immagina di finire a pari punti con gli avversari, pensa sempre di essere più bravo. Ciò non toglie che abbiano partorito un regolamento idiota e sicuramente non per insegnare lo spirito olimpico ai bambini.

Frenetikus ha detto...

Ora obbligheranno Conte a dimettersi così i capretti non saranno tacciati di aver fatto marcia indietro.

P.S.: John Elkann tre giorni fa ha dihiarato che stanno lavorando per fare la Juve più forte!
Bastardo figlio di una cooperativa di puttanieri!

U carcamagnu ha detto...

Cosa fanno ad Albignasego?

Wada ha detto...

se discutiamo il Dott. Ferrari, discutiamo anche Conconi e Sassi, e allora via le medaglie di

Di Centa (lei e lui)
Moser
Tomba
Compagnoni

etc etc

diretta TV ha detto...

Schwazer: mi alleno 35 ore a settimana un anno intero ma poi se vado male ad una gara per i giornalisti sono un coglione...
La testa conta più del talento.
E comunque i giornalisti mi stanno sul culo....

Anonimo ha detto...

testa troppo fragile e problematica per fare l'atleta quella di Schwazer

nicecool ha detto...

Semifinale cento ostacoli donne di ieri sera.

l'italiana una tragedia - ma come si fà a portare una del genere alle olimpiadi? Ma l'avete vista? A metà gara ha invaso la corsia accanto andando a travolgere l'ostacolo, poi è inciampata e ha fatto qualche metro tentando di rimanere in piedi.

Anonimo ha detto...

perchè altrimenti finirebbe lo spirito olimpico e le gare basterebbe farle in 8!

Anonimo ha detto...

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/olimpiadi-londra-2012/lstp/168805/


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i culi...vogliamo vecere i culi....

Mark'O ha detto...

i media alto adesini parlano solo di questa cosa...e anche su facebook sputtano molto.... come se i problemi nel mondo non fossero altri....brutta cosa vedere come i media ammazzano il ragazzo che sembra molto fragile....spero non finisce male sta storia.

ieri il mio sentimento era la indifferenza, oggi sento un oddio contro questo 1000vs1 di media e finti preti del cazzo

KarmaKoma ha detto...

le parole più giuste le ha dette suo padre ... e ripeto come fa una federazione seria a non sapere nulla ... dai cazzo ...

Mark'O ha detto...

bonucci libero?
ho capito bene? bradigamende katastrofe la strategia degli avvocati di conte/juve?...senza il prima voler pateggiare anche conte probabilmente sarebbe stato senza squalifica come bonucci?

KarmaKoma ha detto...

@MARK

bene, molto bene (cit.)

praticamente Conte ha ammesso di avere un barboncino anche se non lo aveva ... ma il giudice gli ha detto che per essere un barboncino aveva fatto troppa merda ... e palazzi ha detto che si era sbagliato ed era un alano ... gli avvocati juve hanno detto che i giudici non capiscono un cazzo di cani ... e loro gli hanno risposto che sono pagati da agnelli e non da elkan ... e allora si può dire che Conte è scivolato su di una merda di cane ...

quando bastava dire ho raccolto la merda di cane perchè sono una persona per bene ...

KarmaKoma ha detto...

Ci sono due cose della lunga intervista che Alex Schwazer ha rilasciato ieri al TG1 che non mi sono piaciute, più forse una terza che specifico dopo.
La prima: ha dichiarato che non farà i nomi delle persone che sono coinvolte nel suo caso di positività all'epo; la seconda: ha cercato di allargare il campo del sospetto ipotizzando risultati poco chiari e altri sportivi che fanno uso di sostanze illecite.
A proposito di questi due temi sarò molto breve: se Alex vuole davvero dimostrare di essere credibile nel suo pentimento con option di lacrime, che tanto piacciono al pubblico televisivo, quei nomi li faccia. E se non viene chiamato subito dalle autorità competenti, si faccia avanti lui. Lo hanno aiutato, in modo molto maldestro oltretutto, in un'operazione illecita che lo ha rovinato e che poteva, potrà, costargli caro in termini di salute. Il mandante lo conosciamo, il suo ego: ora indichi i complici a chi di dovere.
Idem per il secondo tema: lui, come tutti gli sportivi che credono, pensano, ipotizzano, che ci siano aiuti farmacologici alle spalle di risultati sportivi individuali o di squadra, manifestino le loro perplessità e aiutino le indagini.
Non è necessario spettacolarizzare, richiamare conferenze stampa o clamorose dichiarazioni: possono rivolgersi alle loro istituzioni sportive e federali, o a quelle della giustizia ordinaria, e fare nomi e cognomi oggetto dei loro sospetti. Circostanziandoli.
La stessa cosa dovrebbero fare le federazioni e le istituzioni che continuano a riempirsi la bocca di 'lotta al doping' quando secondo me questa lotta, sul serio, non la vuole fare proprio nessuno per motivi che saranno oggetto di un approfondimento che pubblicherò più tardi. Il tempo di buttarlo giù.
Quanto alla terza perplessità sull'intervista di Schwazer... non so. Io non l'avrei mai concessa: sarei stato in silenzio e avrei scelto strade meno pubbliche e meno tracciate per la mia riabilitazione, a cominciare dal silenzio e da una seria ricostruzione di tutta la vicenda con le autorità competenti, come ho scritto sopra. Ma sono un lupo bianco, nel senso di anzianotto e un po' radicale..., uno che probabilmente non fa più il suo mestiere con sufficiente aggressività.
Chissà... da giornalista non mi è venuto nemmeno in mente di chiedergliela un'intervista. Non so nemmeno se avrei mandato in onda una sua conferenza stampa raccolta da un'agenzia di e forse non avrei mai accettato l'invito di Alex, o del suo ufficio stampa, a una sontuosa esclusiva.
Probabilmente avrei consigliato ad Alex, o ai suoi addetti alla stampa e all'immagine di farlo parlare prima con procura sportiva e penale. Con i giornalisti c'è tutto il tempo di parlare a mente fredda e sgombra da pesi e da sensi di colpa...
Personalmente mi ha molto impressionato la dichiarazione del padre di Alex ("non ho capito la situazione, forse non gli sono stato abbastanza vicino") e quella di sua nonna ("si vedeva che stava male ma tutti parlavano solo di medaglie e lui non pensava ad altro").
Molti, molti anni fa, fece scalpore la decisione di un giornalista di mostrare un servizio con un tossicodipendente che si faceva un buco in diretta. Io allora ero abbastanza giovane di mestiere e rimasi un po' scandalizzato. Ma la stragrande maggioranza dei miei colleghi, già allora, e parliamo di almeno una ventina di anni fa se non di più, giustificavano questo contenuto parlando di 'completezza di informazione' e di 'esclusiva dirompente'.
Io dirompente non lo sono, forse non lo sono mai stato.
Fossi stato Schwazer quell'intervista non l'avrei mai chiesta né concessa.
Twitter @stefano_benzi
* * * *
Facebook Pagina Ufficiale di Stefano Benzi
Sito www.stefanobenzi.com
Blog L'Osservatore Sportivo

dal web ha detto...

l'ex campione olimpico Alex Schwazer è stato trovato positivo al controllo antidoping.
Kinder Fetta all'Epo.

Ora per comprare i Kinder Pinguì servirà la ricetta

Stefano Benzi ha detto...

Premesso che è una questione che va avanti da molti, molti anni, e che sono state spese tante, tante parole e che i fatti, purtroppo, sfiorano solo la punta dell'iceberg: eccomi ad esprimere un parere che per altro non è nuovo, e che ribadivo già diversi anni fa. Anche qui.
Lo sport ha un pudore fondamentale nell'affrontare seriamente la piaga del doping: e sono le prestazioni. Lo sport, da sempre, è in competizione con se stesso alla ricerca di prestazioni continuamente migliorative.
Così come credo nessuno sia contento di vivere peggiorando la sua situazione lavorativa o professionale, perché questa, come ha scritto qualcuno, è l'epoca del consumismo e tutto si misura in base a quello che hai e a quello che ottieni, pochi sono gli atleti disposti ad ammettere che non ci si può sempre migliorare. E che a volte bisogna confrontarsi con limiti che magari si abbasseranno anche. Ma con gli anni, e non così rapidamente.
I record, come le medaglie e le vittorie, li vogliono tutti: gli atleti, le federazioni, il pubblico, le televisioni che pagano milioni di euro di diritti che a loro volta vengono ripagati da sponsor che nello sport investono milioni di euro di promozione e pubblicità.
E' bella l'utopia dello sport e degli sponsor che aiutano lo sport pulito: ma, attendendo lo scandalo, tutti quanti all'atleta chiediamo una sola cosa: vincere, e la sua miglior prestazione possibile.
Ha detto una cosa sacrosanta la nonna di Alex Schwazer: "Mi sono resa conto che Alex stava male e che era profondamente nervoso e stressato, ma l'unica cosa di cui sentivo parlare erano le medaglie". E' la stessa cosa che si chiede alle squadre di calcio: vincere, indipendentemente dalla prestazione, dai soldi che si hanno o dalla condizione fisica; così come a qualsiasi altro atleta professionista.
Per questo sono così scettico di fronte a una vera lotta al doping che parta dalla federazioni sportive: perché la forbice tra uno sport meno appealing ma senza doping e uno nel quale il doping di tanto in tanto riaffiora ma lascia intoccati i privilegi di un'attività agonistica di valore assoluto, è ancora troppo ampia. Ed è qualcosa per nessuno è davvero disposto a pagare.

Stefano Benzi ha detto...

Poi c'è da affrontare uno spauracchio non da poco… la lobby delle case farmaceutiche: colossi e multinazionali i cui investitori arrivano da industrie di ogni genere (anche da sponsor sportivi) e i cui interessi sono davvero giganteschi.
Forse non sono pessimista: sono semplicemente scettico. Spero anzi che Schwazer faccia i nomi (come ho scritto qui) e aiuti a squarciare un velo pesante sulla sua vicenda che potrebbe aiutare a fare chiarezza anche su molti altri aspetti e connivenze che sottendono ad aspetti internazionali, e non individuali.
Sotto il doping c'è un via vai di interessi enormi, che non sono solo sportivi. Gli sportivi, anzi, sono secondo me l'anello (debolissimo) di una catena che pochi vogliono spezzare veramente.
Un paragone? Il calcio: chi vuole oggi una squadra pulita e senza debiti e perdente? O sempre seconda o terza alle spalle di competitor più ricchi e vincenti? Anche questo lo hanno chiamato doping, pur se finanziario.
Ma non è meno grave ed è ugualmente pericoloso. È un doping che trae comunque spunto dalla quella stessa degenerazione del mondo sportivo che stiamo vivendo ormai da anni in una spirale sempre più stretta: fare sport non basta più. Devi essere un vincente, uno da record e possibilmente anche un gran personaggio. Perché il pubblico, le federazioni, gli sponsor e i media vogliono quello. E niente di meno…
L'immagine del titolo si riferisce a "Limitless" un film secondo me meraviglioso che parla di un doping fittizio, ma affascinante: a chi non piacerebbe essere più intelligente? Più capace? Confesso… vedendo quel film sarebbe piaciuto anche a me provare l'NZT. Ma forse solo perché era fiction cinematografica: nella realtà… non lo so. Credo che la grande maturità dei giorni di oggi sia anche quella di sapersi accontentare. Ed esserne grati e felici. Siamo davvero disposti ad accettarlo?
Twitter @stefano_benzi

Anonimo ha detto...

Facebook Pagina Ufficiale di Stefano Benzi

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ottimo giornalista, infatti lavora per l'unica emittente sportiva seria: Eurosport

KarmaKoma ha detto...

ottimo giornalista, infatti lavora per l'unica emittente sportiva seria: Eurosport
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concordo ... ed eurosport mi è sempre piaciuta ... le scorse olimpiadi le guardai sul loro canale ... epoi vogliono che paghi il canone Rai ... lo facciano pagare a petrucci e pagnozzi va ... teste di cazzo ...

Mark'O ha detto...

la seconda: ha cercato di allargare il campo del sospetto ipotizzando risultati poco chiari e altri sportivi che fanno uso di sostanze illecite.
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con questo voleva dire che si dopano tutti!!!, semplice da capire per me ....forse perche entrambi parliamo l' italiano ai kanederli ;D....

d'accordo che l'intervista rilasciata e' pessima come timing e tutto, ma secondo me la cosa e' piu grande come potrebbe sembrare..........non puo dire nomi, perche ci sono troppi dentro....e' tutto un sistema dove vieni protetto dalla federazione, lui l'ha fatta fuori dal vaso autogestendosi e lo hanno fatto fuori........(just i miei 5 minuti di delirio quotidiano, grazie.)

Anonimo ha detto...

Benzi, è stato l'unico in Italia a fare un'iniziativa con il wrestling.

In passato lo commentava per SI.

Quando venne Rey misterio in Italia, lui fisso un 'incontro con i Bambini, per cercare di spiegare come il Wrestling non fosse realtà, ma fosse un mondo anche legato ad aspetti di drighe, alcol, etc etc.

Poi sempre molto preparato nei commenti, non alza mai la voce (alla caressa)....BENE


P.S.
anche io guardavo le olimpiadi su Eurosport, come lo sci(una volta) oppure il ciclismo (sempre sia Giro che Tour).

Anonimo ha detto...

lui l'ha fatta fuori dal vaso autogestendosi e lo hanno fatto fuori........

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è chiaro.... prima Pantani, ora Schwarzer.

Perchè ogni tanto beccano dei "battitori liberi"?

Dietro molti sport c'è Doping di Stato....fatto pure male tra le altre cose.

KarmaKoma ha detto...

concordo sullo doping di stato ... mi viene in mente così il nuoto ... dopo decenni di un cazzo di niente vanno a sidney e fanno furori ... il fondo con gente che per vent'anni non arrivava tra i primi venti ... fare il pieno di medaglie ... il mio compaesano che migliora il record dell'ora e vince un giro ... andando in montagna dove per una vita si prendeva 5 minuti ad ogni strappo ... ho dimenticato qualcosa?

Mark'O ha detto...

se ti guardi i tipi che corrono i 100m ..bolt e company ...i corpi di questi...da paura.... conosco gente che va in palestra che si sognano corpi del genere ....(e tutti ti dicono la stessa cosa) ;D

KarmaKoma ha detto...

erano in 7 a correre sotto i 10" a livello del mare con 17° ...

Mark'O ha detto...

comunque non voglio allimentare l'enesima discussione doping/non doping.... ognugno la pensa come vuole...chi vuole vedere veda, chi vuole sognare sogna! (si dice cosi? ;D)

SJ ha detto...

http://it.eurosport.yahoo.com/foto/le
-sportive-pi%C3%B9-belle-delle-
olimpiadi-slideshow/

Mark'O ha detto...

lo sapevate che tyler clark dopo la vittoria dei 200m e andato la stessa sera ancora a fare il dj per 3 ore in un cub londinese ;D altro che schwazer

KarmaKoma ha detto...

mark chi cazzo è sto clark?

nicecool ha detto...

Marotta serve una punta, svegliaaaaaa che settembre è vicinoo

KarmaKoma ha detto...

parlo come atleta ... io lo conosco solo come produttore musicale ...

Anonimo ha detto...

Hockey: l'India fallisce, per la stampa è "vergogna nazionale"

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il mitico Inder Singh si starà rivoltando nella tomba!

cacchiomercato ha detto...

Zapata al Milan.Ufficiale.

cacchiomercato ha detto...

Juve su Llorente in modo deciso

nicecool ha detto...

Arriva il penalista.

1) sanno già che domani Conte verrà condannato

2) trascinano la Federazione davanti ad una corte penale

Resa dei conti.

Mark'O ha detto...

gt tyler clary :D

KarmaKoma ha detto...

da wiki sulla Bongiorno:
...
Successivamente si è impegnata nell'ambito della giustizia sportiva, difendendo il calciatore Stefano Bettarini accusato di scommesse illecite, sostenendo che era un "maniaco degli SMS" e che le sue previsioni sui risultati delle partite erano "chiacchiere da bar smentite dai fatti". Il giocatore ricevette 5 mesi di squalifica. Anche Francesco Totti si è affidato a lei in seguito alla sua squalifica dal campionato Europeo del 2004 (quando sputò in faccia a Christian Poulsen, un calciatore danese). La linea difensiva verteva sul fatto che la "prova TV" fosse una trappola, realizzata da una telecamera puntata sul giocatore per tutta la partita. Il giocatore fu condannato a tre giornate di squalifica contro le quattro richieste dall'accusa. ...

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fossi in Conte una grattatina ai maroni me la darei ...

KarmaKoma ha detto...

gt tyler clary :D

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ah ecco :D

sm ha detto...

Bellissimo pezzo del berto che racchiude tutto il malaffare italiano.... Se ci pensate bene è così già da scuola... Ti fai il mazzo ma il figlio di prende voti più alti ecc ecc

il nuoto italiano credo abbia avuto un impennata perché le mamme sono più propense a mandare i figli in piscina che sui campi quindi il bacino d'utenza si è allargato e credo molti dei meriti erano di castagnetti. Siete partiti da schwazer e stavate arrivando ad ustica :D

Se la juve lascia conte ho chiuso. Inutile dare la colpa a conte di una cosa voluta dai legali dei tuoi datori di lavoro. Uno si aspetta di essere tutelato invece l'hanno mandato al macero...

U carcamagnu ha detto...

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/08/08/news/il-made-in-padova-trascina-l-industria-verso-i-nuovi-mercati-1.5519054


Tie qua imparate a lavurar barbuni
tuto mi go da far .....

Un mercoledi come tanti ha detto...

Era stato un mercoledì come tanti. Un mercoledì d’inverno del Nordest. Nel corso della giornata le strade si erano riempite di pendolari e Tir. Lunghe file avevano intasato au­tostrade, statali e provinciali. A Padova e Vicenza, per l’en­nesima volta, l’inquinamento aveva superato i limiti di legge. Il cavalcavia di Mestre, in piena notte, era ancora un ser­pentone di mezzi pesanti che avanzavano lentamente nei due sensi di marcia. Merci legali e illegali che andavano e venivano dai paesi dell’est. Quel giorno avevano chiuso i battenti altre quattro aziende, la più grossa aveva cinquantuno dipendenti. Altri quattro capannoni vuoti con la scritta affittasi, tradotta anche in cinese. Di capannoni aveva parlato nella mattina un docente di urbanistica della Facoltà di architettura di Venezia. Ai suoi studenti aveva spiegato che, a forza di costruire 2.500 capannoni l’anno, erano stati sottratti al paesaggio agrario ben 3.500 chilometri quadrati e che nella sola provincia di Treviso c’erano 279 aree industriali, una media di quattro per comune. Il docente era preoccupato, aveva affermato che la devasta­zione del territorio era ampia e profonda. Forse irreparabile. Ormai nel Nordest i capannoni avevano cancellato memoria alla terra e identità agli abitanti. E di identità locale si era parlato in un’altra università. Tre persone su quattro continuavano a usare il dialetto, anche in ambito professionale. Un dato confortante, lo avevano definito: il dialetto rappresentava un elemento di grande importanza per la coesione della comunità. E numerose espressioni dialettali erano state usate nel corso di un convegno svoltosi al Museo dello Scarpone di Montebelluna dove era stata annunciata la delocalizzazione di 44 aziende del settore calzaturiero. Colpa dei cinesi, era stato detto. L’import delle calzature in pelle dal paese asiatico era aumentato del 700% nell’ultimo anno. Il ministro delle attività produttive aveva auspicato l’introduzione di dazi anti­dumping per arginare il fenomeno. E la Coldiretti, in un co­municato, aveva espresso la sua preoccupazione per l’impor­tazione selvaggia dalla Cina di fagioli secchi e ortaggi in salamoia, produzioni importanti in alcune zone del Nordest. Anche quel giorno i cinesi avevano comprato un paio di locali pubblici e diversi esercizi commerciali. Pagavano sempre in contanti, senza discutere il prezzo. Di soldi si era discusso in altri incontri dove esponenti del mondo bancario avevano sot­tolineato un positivo aumento degli utili trimestrali. E degli utili di 262 evasori totali si era parlato durante una conferenza stampa della guardia di finanza.

Un mercoledi come tanti ha detto...

Nel corso dell’indagine erano stati scoperti 1.200 lavoratori in nero e 776 irregolari. Molti di loro erano stranieri privi di regolare permesso di soggiorno. E stranieri clandestini erano la maggior parte delle persone ar­restate quel mercoledì dalle forze dell’ordine nel Nordest. Da anni culture criminali provenienti dall’est e dal sud del mondo si erano insediate nel territorio, la criminalità organizzata ita­liana era solo un ricordo dei cronisti di nera. Le prostitute, no­nostante il freddo e la nebbia, avevano iniziato a battere fin dalla tarda mattina sulle provinciali. A quell’ora della notte avevano invaso paesi e città. Il settore tirava. Come quello della droga, del resto. In crisi invece la prostituzione nei night e nei locali di lap dance. I gestori dei locali notturni erano stati i primi a cogliere i sintomi della recessione economica. Industriali e professionisti che prima affollavano quei locali, spendendo qualche migliaio di euro a sera in champagne e donnine, si facevano vedere meno. Migliore dell’anno precedente solo la produzione vinicola le cui esportazioni erano au­mentate. Anche quel mercoledì centinaia di casse di Mar­zemino, Prosecco, Sauvignon e di altri vini erano state spedite in ogni parte del mondo. A livello politico il futuro era piut­tosto incerto, nonostante le elezioni avessero riconfermato il precedente governo regionale. Anche quel giorno c’erano state riunioni e incontri confidenziali nella maggioranza e nell’opposizione nel tentativo di ricucire le divisioni interne e gli scontri di potere. Sembrava che nessuno fosse più in grado di governare il futuro. Era stato un mercoledì come tanti. Tra­scorsa la ventiquattresima ora, la nebbia, spessa e lattiginosa, dominava ovunque. Il cuore del Nordest pulsava più lento ap­profittando della tregua della notte.

Alla fine di un giorno noioso ha detto...

Alla fine di un giorno noioso l'avvocato, nonché onorevole della Repubblica, Sante Brianese entrò alla Nena con il suo solito passo deciso.

Un attimo dopo apparvero sulla porta la segretaria e il portaborse. Ylenia e Nicola. Belli, eleganti, giovani, sorridenti. Sembravano usciti da una serie televisiva americana.
Era l'ora dell'aperitivo, un viavai continuo di gente, bicchieri e stuzzichini. All'esterno stufe a forma di fungo riscaldavano una fitta schiera di fumatori.

Conoscevo quasi tutti. Avevo selezionato la clientela negli anni con pazienza certosina.
Nel mio locale non giravano coca, troie e teste di cazzo e pagavo un tizio, che si era fottuto il cervello con gli anabolizzanti, per stare alla porta con discrezione e tenere alla larga venditori di fiori, accendini e mercanzia varia. Alla Nena entravi solo se avevi voglia di spendere il giusto per goderti un'atmosfera tranquilla, raffinata ma al lo stesso tempo “frizzante e divertente”. La mattina, dal le 8 alle 10, offrivamo tè pregiati, fragranti croissant e cappuccini con latte che arrivava direttamente da un paesino delle Dolomiti.
Alle dodici spaccate l'aperitivo. Dalle 12.30 alle 13 il pranzo: leggero e dinamico per impiegati e professionisti, minimalista vegetariano per ciccione perennemente a dieta oppure luculliano, seppur rispettoso delle tradizioni venete, per rappresentanti e clienti non ossessionati dalla linea.
L'aperitivo serale partiva alle 18.45 e la cena alle 19.30. Per i comuni mortali la cucina chiudeva alle 22.30.
Per quelli come Brianese il locale era sempre aperto.

L'avvocato si sedette al solito tavolo e la sua cameriera preferita si affrettò a portargli il solito bicchiere di bollicine pregiate che da undici anni gli servivo gratuitamente.
Poi, come sempre, i clienti si misero in fila per porgere gli omaggi di rito al loro eletto. Non tutti. Una volta non ci sarebbero state eccezioni, ma il suo partito rischiava seriamente di perdere le elezioni regionali a favore dei padanos, come venivano affettuosamente chiamati dai loro stessi alleati, e qualcuno stava già annunciando discretamente il passaggio ai futuri padroni. Brianese, con il solito sorriso stampato sul volto, incassò le manifestazioni di fedeltà e prese nota delle defezioni.
Alla fine venne il mio turno. Mi versai un prosecco, uscii dal bancone e mi sedetti al suo fianco.
«Sempre dura a Roma?» domandai.
Alzò le spalle. «Non più del solito. I veri casini adesso sono qui» rispose osservando i suoi collaboratori che chiacchieravano con diverse persone.
Tra una battuta e un pettegolezzo tentavano di recuperare i delusi. Era il loro lavoro e lo facevano bene, ma l'esito era comunque scontato.
Bisognava attendere il voto per valutare esattamente la portata della sconfitta e dei danni collaterali nel campo degli affari.
Poi si voltò e mi fissò dritto negli occhi. «Ti devo parlare».
«Quando vuole, avvocato».

51.41˚N 30.06˚E ha detto...

I lupi passarono sotto la grande ruota panoramica dirigendosi sottovento verso la giostra dell'autoscontro. Correvano veloci e sicuri nell'erba alta che iniziava a ingiallirsi per l'arrivo dell'autunno. Presto il giallo avrebbe virato al rosso insano dei tronchi degli alberi e a quello scuro, come sangue raggrumato, della ruggine che copriva la ferraglia del luna park.

Solo la neve avrebbe avuto pietà di quel parco abbandonato, ricoprendolo di una coltre candida per alcuni lunghi mesi. I lupi si acquattarono fra le vecchie automobiline elettriche osservando i cervi che si abbeveravano a una grande vasca.
Un tempo, doveva essere stata una fontana ricca di spruzzi e giochi d'acqua. I maschi ogni tanto alzavano il capo adornato da lunghe corna per annusare l'aria e fiutare i predatori, ma si riempivano le narici di un venticello di ponente,greve di odori della città fantasma di Pripjat´.

All'improvviso tutti gli animali si irrigidirono, drizzando le orecchie.
Un rombo sordo si stava avvicinando a velocità sostenuta.
Tre fuoristrada carichi di uomini armati irruppero nel piazzale. Grida, risate e spari. Due cervi caddero sotto i
colpi, gli altri fuggirono via veloci inseguiti dalle pallottole.
I mezzi si fermarono e gli uomini saltarono giú dai cassoni.
La maggior parte indossava tute mimetiche militari ed era armata di fucili mitragliatori e pistole che spuntavano dai cinturoni. Dalle giacche ciondolavano rilevatori di radiazioni.
Non sembravano affatto cacciatori. Nemmeno quelli che erano scesi dal pick-up piú nuovo e costoso, sfoggiando autentici ed eleganti indumenti inglesi e tenendo fra le braccia costosi fucili intarsiati muniti di cannocchiali.
Uno con la tuta appoggiò a terra il kalashnikov, staccò il rilevatore e lo avvicinò ai cervi abbattuti. Scosse la testa quando lesse il numero apparso sul display.
Per ultimo scese un giovane particolarmente ben vestito.
Non doveva avere ancora trent'anni. Ai piedi portava scarpe italiane fatte a mano e il cappotto di cachemire si intonava alla sciarpa. Si guardò attorno e notò subito i lupi, che non si erano mossi di un millimetro e osservavano con curiosità gli uomini che stavano scuoiando i cervi. Zosim Kataev pensò che i lupi di Černobyl´ non avevano piú paura dell'uomo. Si guardò bene dall'avvertire gli altri della loro presenza. Non vedeva l'ora che la battuta terminasse per dedicarsi al vero motivo che lo aveva portato a Pripjat´.

Fu uno degli autisti, spedito a prendere bottiglie di vodka, a scorgere i lupi.
I cacciatori imbracciarono i kalashnikov ansiosi di aprire il fuoco, ma Vitaly Zaytsev, che tutti chiamavano
pakhan, alzò la mano.
– I lupi meritano rispetto. Sono coraggiosi, – disse in tono solenne estraendo un revolver dalla giacca. – E assomigliano maledettamente ai cani degli sbirri

51.41˚N 30.06˚E ha detto...

Tutti, eccetto Kataev, sghignazzarono di gusto, impugnando le pistole. Avanzarono verso i lupi, che continuarono a rimanere immobili fino a quando il pakhan non prese la mira e tirò il grilletto, fallendo il bersaglio di almeno un metro. Solo allora gli animali iniziarono ad allontanarsi, trotterellando con calma lungo la strada che portava all'uscita del parco.
L'inseguimento non durò a lungo. I lupi si inoltrarono fra le vie di un vicino quartiere e si infilarono ordinatamente nell'androne di una scuola. «La loro tana», pensò Zosim Kataev.

Da quando gli abitanti erano stati evacuati dopo l'incidente alla centrale nucleare, la natura aveva iniziato
a riprendersi la città. Centimetro dopo centimetro. Erano molti gli animali che avevano scelto di vivere nei palazzi abbandonati.
Quando era venuto la prima volta, la sua guida, uno dei pochi che aveva deciso di tornare a Pripjat´, gli aveva
raccontato divertito che aveva dovuto sloggiare dal salotto una famigliola di orsi.
I cacciatori, eccitati, stapparono le bottiglie di vodka che girarono di mano in mano. Lunghe sorsate e dorsi delle mani passati lentamente sulle labbra. Kataev osservava pensoso, cercando di nascondere il disgusto. Non se lo poteva permettere. Si fece versare del tè bollente da uno degli autisti, preparandosi ad assistere a un'inutile strage. Il pakhan e i suoi luogotenenti entrarono per primi, seguiti dagli uomini con le mimetiche.

Attraverso le grandi finestre dei corridoi, dove un temposi aggiravano ordinati alunni e insegnanti, Kataev li vide irrompere nelle aule sfondando le porte a calci, con la stessa tattica usata nelle operazioni di polizia. Si coprivano a vicenda come se i lupi fossero armati a loro volta. Nel vano tentativo di aprirsi un varco, una femmina disperata colpí con le zampe il vetro di una finestra, ma fu abbattuta con una decina di proiettili.
Dal bagno dei professori, un maschio balzò sulla schiena di un cacciatore, ma quello a fianco lo fulminò piantandogli un paio di pallottole nel cranio.

Spari, grida e risate si susseguirono per un'altra decina di minuti. L'ultimo lupo sopravvissuto salí le scale con pochi salti e sbucò sul tetto. Guardò in basso cercando una via di fuga e incrociò gli occhi di Kataev. Per un lungo attimo rimasero a fissarsi, poi l'animale si girò e si sedette sulle zampe posteriori ad attendere la morte. I cacciatori si fermarono ansimanti a una decina di metri. Il primo colpo era privilegio del pakhan, che questa volta non fallí.

L'impatto dei proiettili fece volare l'animale dal tetto. Gli autisti si lamentarono che la pelliccia era ormai piena di buchi. Caldi cappelli e guanti, adatti all'inverno che stava arrivando,gettati nel cesso.
Vitaly Zaytsev uscí dall'edificio e si avvicinò a Kataev. Col mento indicò la carcassa precipitata dal tetto.
– Un tempo erano grandi e maestosi. Ora sono piccoli e brutti. E sfacciati.
– Per non estinguersi si sono adattati a vivere in questo inferno, – ribatté Kataev.
– Lo abbiamo fatto anche noi. Siamo sopravvissuti ai comunisti e ora ci arricchiamo con la democrazia. Il nostro inferno è finito, Zosim.

Kataev pensò che ne erano convinti anche quei lupi, ma si guardò bene dal contraddire il suo capo e cambiò discorso.
– Dovrei incontrare quei funzionari di cui ti ho parlato, mi spiace abbandonare questa bella battuta di caccia, ma…
Vitaly sorrise e gli diede un buffetto. – Vai pure, e con me puoi fare anche a meno di fingere di divertirti. Lo so che tu pensi solo agli affari.
Il pakhan si allontanò di qualche passo, poi si girò. – Stai attento ai funzionari, un tempo appartenevano all'apparato del partito e sono infidi e disonesti.
Zosim annuí e Zaytsev raggiunse gli altri cacciatori che lo attendevano per farsi immortalare a fianco alla catasta di lupi insanguinati. Si abbracciarono fraternamente e qualcuno si scoprí la mano o l'avambraccio per mettere in risalto un tatuaggio a cui teneva parecchio.
Nessuno chiese a Zosim di unirsi al gruppo.
Lui non ne faceva parte.

Mark'O ha detto...

scusate eh, ma chi di voi scienziati si legge tutto sto papyro? :D

KarmaKoma ha detto...

Idem quinta ... ma non di reggiseno ...

Si dopa anche questa? ha detto...

http://it.eurosport.yahoo.com/blog/stefano-benzi/victoria-pendleton-inno-alla-bicletta-063700745--sow.html

Anonimo ha detto...

grazie Josefa, lo sport tutto oggi è un po' più solo....

viticoltore ha detto...

stagione vinicola che si potrebbe dimostrare come epocale. Vendemmi quasi anticipata di 20gg. Uve che stanno cambiando rispetto a qualche anno fa'....

KarmaKoma ha detto...

prima medaglia nel nuoto.

bronzo di una poliziotta di napoli.

ora chi lo sente il Carca ...

Victor Conte ha detto...

Sei atleti su dieci fanno uso di sostanze proibite. Un'affermazione forte, che arriva da chi, sull'argomento, ha un'esperienza non da poco essendo stato al centro di uno dei più grandi scandali doping della storia.
E' Victor Conte, il deus ex machina del laboratorio Balco, a detta del quale "è solo propaganda dire che questi sono i Giochi con più controlli di sempre e che 'stiamo facendo seimila test' - le sue parole al 'Times' -. Devi buttare l'amo quando i pesci abboccano e questo era nove mesi fa. E' facile usare sostanze dopanti e trarne beneficio durante i Giochi? Sì", afferma sicuro Conte, secondo il quale "il 60% degli atleti presente all'Olimpiade ha fatto uso di doping".
Il laboratorio Balco fondato da Conte fornì, a cavallo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, sostanze proibite a numerosi atleti tra cui Marion Jones, Tim Montgomery e lo stesso Dwain Chambers, oggi tra gli atleti in gara a Londra ma nel 2003 positivo agli steroidi. Conte fu condannato nel 2005 a otto mesi di carcere, quattro dei quali scontati agli arresti domiciliari.
ANCHE CARDINALE D'ACCORDO - "Il doping è molto diffuso, circa il 6,5% degli sportivi assume sostanze dopanti". Lo dice a Tgcom24 Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario alla Salute, parlando del doping. "Prima - aggiunge - si dava lo zabaione col marsala, oggi si ingurgitano prodotti che possono nuocere alla salute. E' una deriva della società votata all'effimero".

Anonimo ha detto...

solo un pazzo o uno sprovveduto infatti prenderebbe doping a una settimana dalle gare.


oramai il doping si prende a 1-2-3 mesi dall'evento, per non dire prima, e si arriva alla gara "belli carichi" , ma puliti.

i controlli dovrebbero essere obbligatori ogni 20gg. Non lo fai, non gareggi.

Anonimo ha detto...

qualche culo notevole si nota anche tra le ginnaste ritmiche, di solito quelle più scarse....

KarmaKoma ha detto...

Conte condannato.
Pepe e Bonucci assolti.
Tutto previsto (cit.)

Mark'O ha detto...

vi metto questa intervista interessante del 2008 del spiegel(giornale tedesco) a uno dei "spacciatori", Angel Heredia, detto anche "il dealer olympico". la metto in inglese purche non capite in krukinese strunz ...

http://www.sherdog.net/forums/f13/angel-heredia-interview-sports-doping-1927491/

KarmaKoma ha detto...

http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/87.$plit/C_2_ContenutoGenerico_33188_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf

nicecool ha detto...

Bene.

Ora tutti in tribunale.

AlessandroMagno (for president !) ha detto...

Sì certo, la pagheranno, come no!

Qui dentro è ancora pieno di poveri illusi che ancora credono che la Juve prima o poi otterrà giustizia haha

Intanto....la serie B ce la siamo fatta, i 2 scudetti non ci sono più stati restituiti, né ufficialmente né mediaticamente, lo scudetto 2006 è rimasto agli Onesti nonostante le loro porcate, la FIGC coglie tutte le opportunità per bastonare sempre e solo la Juve.

E noi ci facciamo anche la * nei pantaloni per mettere 3 fottutissime stelle sulla maglia e decidiamo quindi di riverire questa federazione infame e collusa mettendo la ridicola scritta "30 sul campo".

Non contiamo un'emerita mazza, mettetevelo in testa e smettetela di sognare.

Smettetela di sognare!!!!!!!!

Adesso aspetto i fenomeni da battaglia che una settimana fa urlavano "NON SI PATTEGGIA, SI VA ALLO SCONTRO E ROMPIAMO IL SEDERE ALLA FIGC" haha haha

Poveri illusi, poveri illusi!!!!

Le vostre illusioni ricordano un po'quelle di Mussolini quando, parlando di un imminente attacco via mare da parte delle truppe inglesi, disse "Nessun problema, stenderemo i loro cadaveri sul bagnasciuga".

Chi ha un minimo di sale in zucca aveva capito subito che era meglio patteggiare 4-5-6 mesi, era evidente che saremmo stati vessati, abusati, maltrattati, stuprati, offesi e inchiappettati per l'ennesima volta.

Il nostro allenatore, il nostro simbolo squalificato in modo ingiusto ed ignobile SENZA PROVE, SENZA AVER FATTO UN *...e noi ancora qui a subire senza muovere un dito.

Adesso che cosa farà la società?

Avrà le palle di dire NOI QUESTO CAMPIONATO PRESIEDUTO DALLA MAFIA NON LO GIOCHIAMO???

Oppure si metterà nuovamente a pecora, a prenderlo nuovamente del deretano??!!!

La risposta è semplice, a meno che non crediate ancora a Babbo Natale e alla Befana!!!!!!

Pigio ha detto...

Howard ai Lakers.
Datemi il centone :)

spotty ha detto...

:D..... Manchiamo solo io e tu negli scambi :D

Mark'O ha detto...

spotty niente minkia fantasy quest anno ? :O hai la kaka?

nicecool ha detto...

La stuidità dell'uomo è colma di ignoranza:

http://www.ilpost.it/2012/08/01/foto-darchivio-7/child-delousing/

nicecool ha detto...

Il padre di Aldrovandi: “Perché Schwazer espulso e chi ha ucciso mio figlio no?”

"Lui per doping ha dovuto restituire subito tesserino e pistola, gli agenti condannati dalla Cassazione per l'omicidio di Federico sono ancora in servizio".

nicecool ha detto...

Antalya è una cittadina turca con un bellissimo porto. Il mare è splendido. Anni fa, mentre mi trovavo in vacanza, fui avvicinato da due ragazzi che mi invitarono a seguirli per mostrarmi dei tappeti. Parlavano un italiano approssimativo, ma comprensibile. Esitai, loro capirono che non mi fidavo. Mi dissero "Non aver paura. Qui non siamo in Italia". Dopo questa affermazione non potevo che accettare l'invito. Nel loro magazzino ricolmo di tappeti di ogni forma e colore, mi offrirono il tè più volte e mi descrissero la costa che da Antalya arriva fino al confine con la Siria, il resto del mio viaggio. Comprai infine un tappeto (piccolo) dopo una lunga contrattazione sul prezzo. Ricordo Antalya come un luogo sicuro e civile. Perché lo scrivo? Per il semplice motivo che non credo che Alex Schwazer possa essere entrato in una farmacia di Antalya e aver messo sul bancone 1.500 euro per comprare l'eritropoietina per doparsi. Il tutto dopo essersi "informato" su internet su come migliorare le sue prestazioni attraverso i farmaci. Ma neppure alle Olimpiadi di Paperopoli potrebbe succedere. Il portabandiera olimpico di Pechino e medaglia d'oro nella cinquanta chilometri di marcia era l'atleta di punta della spedizione londinese. Nessuno lo ha seguito in questo periodo? E' stato lasciato solo a doparsi, come un tossico in uno slum senza che nessuno sospettasse nulla tranne la Procura di Padova? Possibile? Il ragazzo mi sembra un capro espiatorio che assume su di sé, per motivi che non conosco, ogni responsabilità.
Il nazionalista Petrucci ha avuto un'idea formidabile: Schwazer testimonial contro doping! "Dovrebbe diventare il leader nella battaglia contro il doping" e ha aggiunto, negando l'evidenza di uno scandalo planetario: "Non dimentichiamo che l'Italia è all'avanguardia mondiale nella lotta al doping, con le leggi migliori al mondo". Belin, questo ai politici gli dà la baia.

L'idea petrucciana ha però del buono. Si potrebbero proporre Riina e Provenzano come testimonial contro la mafia. Licio Gelli in prima fila contro la P2 e la Franzoni donna immagine contro i maltrattamenti ai minori.

nicecool ha detto...

Josefa Idem è una esponente del PD in Romagna nonchè responsabile Sport del PD.

SJ ha detto...

tedesca dell'est?

rimasta nostalgica vedo

KarmaKoma ha detto...

no è dell'ovest frè ...

sm ha detto...

fatta mark :D

provato a cercare qualcosa con giocatori di proprietà ma non ho trovato niente...

nicecool ha detto...

Facciamo cagare. Giivinco inculati

Mark'O ha detto...

olleee! bravi asamoah, vucinic e tutti li altri

ps.NAPOLI SUCHLIA!

Pigio ha detto...

Naboli ridicolo.
Godo come un riccio.

BWH on the Rocks ha detto...

Una bella giornata estiva a godere del rosicamento altrui

Lapo Orso Capo ha detto...

Carrera ha già vinto più di Zeman

Anonimo ha detto...

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